CALTANISSETTA. Al Redentore i vandali tornano a colpire. Lo hanno fatto abbattendo qualche notte altri due pilastrini rimasti miracolosamente al riparo dal raid teppistico di quattro anni fa. Abbattuti e scaraventati nella scarpata retrostante il monumento, i due pilastrini in marmo hanno seguito la stessa sorte degli altri venti manufatti distrutti e gettati alla sommità della collina San Giuliano dove la scorsa estate volontari ed esponenti dei comitati di quartieri avevano rimosso tonnellate di rifiuti e centinaia di bottiglie vuote. La devastazione non si arresta malgrado le precauzioni adottate a tutela dell'area sacra con la collocazione di transenne per impedire l'accesso nella parte delimitata dalla cosiddetta "rotonda" della quale esiste ora soltanto un lontano ricordo. I vandali continuano a fare il bello e il cattivo anche se stavolta debbono fare i conti con la videsorveglianza installata dalla Curia per cercare di prevenire atti del genere. Al Redentore, tirato a nuovo grazie agli sforzi dei rappresentanti dei quartieri cittadini, manca l'ultimo tassello per mettere in sicurezza un sito di straordinaria intensità. Il Comune si era impegnato da tempo a ricollocare i pilastrini abbattuti stanziando una somma che non può essere spesa se prima non verrà consolidato il muretto dove poggia la rotonda lesionato e in parte pericolante. S.Ga.
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