MUSSOMELI. Ore 22,44 di martedì. La terra trema per pochi secondi, quanto basta per mettere in allarme una città intera e i paesini che la circondano. Pochi attimi bastevoli a provocare il panico, a spingere la gente ad uscire di casa, a cercare rassicurazioni dai vigili del fuoco o a radunarsi al piazzale Mongibello. La stragrande maggioranza è tornata a casa, qualcuno invece ha preferito passare la notte fuori, magari nelle proprie case di campagna. La tranquillità di parte del Vallone è stata rovinata da quella scossa di terremoto di magnitudo 3 della scala Richter registrata dai sismografi dell’Istituto di geofisica e vulcanologia alle 22,44 e verificatosi a una profondità di 5 chilometri. E l'epicentro è stato individuato a meno di 5 chilometri da Mussomeli, tra la «capitale» del Vallone e i comuni di Villalba e Vallunga. Probabile che la contrada dove potrebbe essere avvenuto l’evento sismico sia quella di Pasquale. Il terremoto si sarebbe sentito nei paesi del versante Agrigentino come Cammarata e San Giovanni Gemini, e in quello Palermitano, come Alia, Valledolmo e Sclafani Bagni. Ma a Mussomeli è stato avvertito in maniera più nitida. Un boato e poi per pochi secondi tutto si è mosso.
Come oramai accade nell’era 2.0, internet ha fatto da cassa di risonanza alle paure della gente. I social network sono diventati un contenitore di notizie e di allarmi. Nel frattempo molti sono scesi in strada, alcuni si sono radunati al piazzale Mongibello ed altri dinanzi la caserma dei vigili del fuoco di viale Sorce. I carabinieri, coordinati dal comandante, il capitano Filomeno Montinari, per tutta la notte hanno avviato una verifica del territorio, ma per fortuna non si sono registrati né feriti né tantomeno danni. L’evento della scorsa sera può essere considerato come il battesimo di fuoco della nuova Protezione civile comunale guidata dall'assessore Enzo Nucera. «Abbiamo immediatamente creato una vera e propria unità di crisi- spiega l’amministratore- che ha coinvolto l'ingegnere capo Carmelo Alba, il capo dell’ufficio di gabinetto, Enzo Mingoia, ed il responsabile della Protezione civile provinciale, Totino Saia. Abbiamo avviato le verifiche, continuate nelle ore successive, per appurare eventuali danni a cose e a persone. Questo episodio ci convince ancora di più della bontà di dotarci di un piano di protezione civile e quindi sulla necessità di accelerare l'iter per approvare il piano».
Mussomeli, nonostante si trovi in uno dei territori con il più basso rischio sismico della Sicilia, non è stata immune negli ultimi anni da eventi tellurici. Gli ultimi due degni di una certa considerazione si sono registrati nelle primavere del 2006 e del 2008. C’è chi ci scherza su e per sdrammatizzare suggerisce di fare la «smorfia» e giocare i numeri, come suggerisce Giuseppe Mancuso, consigliere comunale e proprietario di una tabaccheria. Sul suo profilo Facebook snocciola i numeri fortunati: 22 (ora del sisma), 44 (minuto del sisma), 18 (secondo del sisma e giorno dell’evento), 90 (paura del terremoto), 5 (chilometri di profondità dell'ipocentro). Buona fortuna.