CALTANISSETTA. È per stalking che è chiamato alla sbarra. In uno dei procedimenti, non l’unico, che gli sono piovuti sul capo perché accusato di avere tartassato, a più riprese, l’ex moglie. Atti persecutori che all’ambulante trentasettenne Davide Virgone sono pure costati due arresti in tempi differenti. Il primo scattato nel novembre di due anni fa, l’altro nel maggio dello scorso anno. E in questo nuovo procedimento, che deve aprirsi, è tirato in ballo per la prima sua disavventura giudiziaria, quella del novembre 2012. Nella veste di parte civile, così come nell’altro procedimento pure quello ancora da istruire, v’è la sua ex compagna, la trentenne A.G (assistita dall’avvocato Salvatore Candura). Sono state proprio le sue denunce a fare scattare i provvedimenti restrittivi a carico del commerciante. La donna, per la prima volta, s’è presentata ai carabinieri un anno e mezzo fa. Raccontando loro che il suo ex gli stava rendendo la vita un inferno. Tartassandola giorno e notte con il pretesto di volere sentire il loro figliolo. Ma è una sorta di terrorismo psicologico, e non solo – secondo i contenuti della denuncia – quella che la donna avrebbe subito. Tanto da avere fatto subito profilare a carico del sospetto stalker, già allora, le ipotesi di minacce aggravate e danneggiamento. Per mesi, secondo il racconto di lei reso ai militari, avrebbe subito vessazioni e minacce. Ed alle intimidazioni si sarebbe aggiunto dell’altro. Anche i danni all’auto che l’uomo le avrebbe provocato per ripicca. Già perché prima avrebbe trascinato l’utilitaria della ragazza in mezzo alla strada, facendo leva con la sua auto, e poi le avrebbe bucato tutte e quattro le gomme. Un copione, almeno quello riferito alla foratura degli pneumatici, che si sarebbe ripetuto un paio di volte. Sull’onda di quella prima denuncia, non la sola, sono state avviate le indagini dei carabinieri. E quando ogni tassello è stato messo a posto è scattato il primo provvedimento restrittivo a carico del sospetto marito molesto. E anche questo aspetto è una scena che s’è poi ripetuta. Sempre per stalking. La stessa imputazioneda cui adesso è chiamato a difendersi in uno dei procedimenti “gemelli” disposti a suo carico.