PALERMO. La sperimentazione triennale sulla coltivazione del cotone nelle campagne di Gela ha dato esito favorevole, un'azienda svizzera (la Anderul Holding di Zurigo) si è detta interessata a investire capitali consistenti, gli agricoltori sono pronti ma la Regione, distratta, dimentica di inserire questa coltura nel proprio programma delle produzioni rurali e tutti gli sforzi rischiano di essere vanificati, malgrado le promesse ricevute. Lo hanno detto oggi alcuni produttori agricoli gelesi nel corso della presentazione ai cronisti del convegno sul «Perchè il Cotone» nella piana di Gela, in programma per il 7 di febbraio. Per il sindaco, Angelo Fasulo, però «non tutto è perduto». Tuttavia ha avvertito che «siamo a una svolta: o si avvia la produzione del cotone in larga scala per rilanciare l'agricoltura oppure tutto si limiterà a restare un campo didattico-dimostrativo per trasmettere alle scolaresche le esperienze e le tradizioni contadine». Un appello è stato lanciato al governatore, Rosario Crocetta, «perchè la burocrazia regionale non faccia scappare gli investitori ma sblocchi le autorizzazioni senza le quali non si può investire, produrre e creare sviluppo».
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