SERRADIFALCO. Il ragioniere capo non inserisce nel bilancio comunale spese per più di un milione di euro e i revisori dei conti scrivono alla Corte dei conti, per paventare il timore che possa configurarsi l’ipotesi di dissesto finanziario. E agli uffici comunali, per diffidarli a fornire alcuni dati che l’organo di controllo avrebbe invano chiesto più di un mese fa. Il tutto fa ritardare ulteriormente l’approvazione del bilancio di previsione 2013, nonostante sarebbe già ora di stilare quello del 2014. Secondo i revisori, però, nello schema di bilancio di previsione, stilato dalla giunta comunale a metà dicembre scorso, per fare quadrare i conti, non sarebbero stati previsti i pagamenti di alcune spese obbligatorie, come le bollette della luce, per poco meno di un milione e centomila euro. Ciò però, sempre secondo l’organo, potrebbe compromettere l’osservanza di alcune necessarie caratteristiche dei bilanci. Quali trasparenza, veridicità e attendibilità. I revisori sarebbero impossibilitati a esprimersi anche sull’ipotesi di avviare la procedura di pre-dissesto. La documentazione prodotta sarebbe insufficiente. Forse anche per questo, l’organo ha intimato agli uffici a fornirgli i dati su debiti latenti e fuori bilancio, contenziosi ed espropri. E se non dovessero mai giungere, i revisori avvertono che ciò significherebbe che il dissesto finanziario del comune sarebbe già certo e di fatto dichiarato.
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