NISCEMI. Contro le cartelle «pazze» della Tarsu (la tassa sui rifiuti solidi urbani), in arrivo in questi giorni ai contribuenti niscemesi, si registrano diversi interventi di una decina di consiglieri comunali. Si tratta di una metà del civico consesso che, in maniera trasversale, sollecitano l’amministrazione comunale a intervenire per evitare disagi e costernazione ai cittadini. In particolare, i consiglieri comunali Giuseppe Rizzo e Sandro Tizza (Gruppo Idv), Francesco Alesci e Salvatore Lupo (Gruppo Megafono), Francesco Trainito (Mpa), Carmelo Giugno (Udc), hanno chiesto al presidente dell’assemblea cittadina la convocazione straordinaria e urgente del consiglio comunale per trattare l’argomento riguardante gli avvisi di accertamento della Tarsu con relativa erogazione di sanzioni per l’anno 2007.
La richiesta di convocazione fa riferimento a un’articolata interrogazione, presentata sull’argomento dai consiglieri del Gruppo dell'Italia dei Valori. Il documento dell’Idv fa notare che gli avvisi sono pervenuti in questi giorni di gennaio 2014 ai contribuenti dopo oltre 5 anni dall’annualità (2007). Cartelle per le quali si richiede il pagamento del tributo che, dopo cinque anni, risulterebbe prescritto. Inoltre, l’interrogazione fa presente che «moltissimi cittadini si rivolgono agli uffici del Comune per verificare la dichiarazione dei dati dichiarati con i dati accertati, e ricevono dal personale la risposta che è opportuno, rivolgersi al proprio tecnico per verificare, tramite le visure catastali, i metri quadrati dell'immobile contestato. «Sembra però - aggiunge il documento - che il catasto non fornisca i metri quadrati dell’immobile, bensì il reddito del fabbricato e il numero dei vani».
Il gruppo consiliare Idv chiede, dunque, che l’amministrazione verifichi la legittimità dei provvedimenti di notifica delle cartelle Tarsu contenenti anche sanzioni per l’anno 2007, ma relativi all’anno di imposta 2006». Ciò al fine di evitare contenziosi, molto onerosi per l’ente, dato che «moltissimi cittadini si stanno adoperando a ricorrere con procedure legali, per il fatto che sono trascorsi oltre 5 anni e che la normativa prevede la prescrizione del tributo». Altra iniziativa è stata intrapresa dalla 2ª commissione consiliare Bilancio, Finanze e Tributi (composta da Carmelo Giugno, Eteocle Parrimuto, Luigi Licata, Carlo Attardi e Luigi Virone), che - «forte del grido d’allarme dei tanti cittadini che ultimamente si recano all’Ufficio Tributi per chiarimenti sulle bollette Tarsu ed Imu» - si è riunita, con la presenza dell’assessore Rosario Meli e del capo ripartizione Bonfirraro, proponendo che - data la grave crisi economica - si consenta ai cittadini di pagare la tassa a rate. L’Amministrazione comunale ha considerato valida la proposta, dichiarando che in breve tempo si adopererà per trovare tutte le adeguate soluzioni.