CALTANISSETTA. Boccata d'ossigeno per i lavoratori della Scat. Dal Comune è arrivato il via libera all'anticipazione di una parte sul contributo regionale del primo trimestre, provvedimento che una somma di 120 mila euro per la cooperativa. Sarà possibile così corrispondere una mensilità ai ventotto lavoratori del gruppo che - ricordiamo - sono creditori di ben otto stipendi (il nono, quello di gennaio, in procinto di maturare) oltre che di tredicesima e quattordicesima. Ad inizio dello scorso mese di novembre avevano percepito la mensilità piena di marzo 2013 e un acconto su quella di aprile, sempre grazie ad una anticipazione del Comune. «Questa volta il sindaco ci sta veramente aiutando» ha dichiarato Carlo Messina dipendente dell'azienda e segretario provinciale della Uil-Trasporti il sindacato più rappresentativo in seno alla Scat. La cooperativa, così come le altre del trasporto pubblico, sta soffrendo pesantemente la decisione della Regione di tagliare del venti per cento il contributo alle società di autolinee della Sicilia. Per la Scat è stata una mazzata costretta com'è a chiedere anticipazioni comunali sui contributi che la Regione versa sistematicamente con grande ritardo. I lavoratori continuano a garantire regolarmente i servizi e la normale copertura quotidiana delle sei linee alle quali vanno aggiunti i bus navetta per il cimitero e quello del sabato al mercatino settimanale. «Per noi è davvero un brutto periodo» ha rilevato l'esponente della Uil sindacato che ha chiesto di aprire, d'intesa con i vertici aziendali, un tavolo tecnico con il Comune per capire quello che c'è da fare per il mantenimento del trasporto pubblico locale. In ballo ci sono posti di lavoro che la città in questo periodo di particolare crisi occupazionale non può assolutamente perdere come non possono essere soppressi i collegamenti cittadini garantiti dalle sei linee istituite. La Scat gli ultimi due anni ha vissuto momenti di grosse difficoltà che hanno determinato, in tre occasioni, il blocco dei servizi per diversi giorni. Nel periodo di Ferragosto 2013 i mezzi erano stati costretti a fermarsi perché l'azienda non era più in grado di acquistare il carburante; nello scorso ottobre l'altro stop per l'impossibilità, stavolta, di poter pagare le polizze assicurative tutte in scadenza. Problemi, insomma, di varia natura ma mai in passato i lavoratori avevano accumulato ritardi così grossi nella corresponsione degli stipendi. Alcuni, due settimane addietro, avevano occupato la sede della società in via San Giuliano. Una protesta simbolica per richiamare l'attenzione delle forze politiche sulla drammatica situazione di una società che vanta crediti pregressi, nei confronti di Regione e Comune, di un milione di euro. In un contesto simile l'amministrazione comunale proprio nell'ottica di aiutare la cooperativa ha deciso di anticipare una somma (120mila euro appunto) che servirà a pagare una mensilità arretrata. Una goccia nel mare di bisogni dei ventotto lavoratori fra autisti, amministrativi e meccanici della cooperativa nissena.
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