CALTANISSETTA. Cantieri aperti al cimitero dove i lavori per la realizzazione di diecimila tombe avevano subito rallentamenti causati dalla provvisoria mancanza di fondi. Mezzi meccanici e operai di nuovo in azione nella parte a valle del camposanto dove si concentra il grosso dei nuovi loculi in costruzione, alcuni dal 2010 altri dal 2011. Qualche società spera di concludere l'intervento fra pochissimi mesi. È il caso della "Regina Margherita" la società più vecchia del capoluogo e con il più alto numero di soci: «Qualcuno - ha dichiarato il presidente Angelo Bellomo - leggendo il giornale si era allarmato immotivatamente. Noi ormai siamo alle rifiniture e nelle nostre sezioni installeremo persino gli impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica. Da soli noi stiamo realizzando duemilaquattrocento loculi». Anche altre due società, Rosso di San Secondo e Maria Santissima della Catena, dovrebbero completare entro l'anno i lavori al pari della "Zucchetto" l'associazione che raduna poliziotti in pensione pure impegnata nella costruzione di loculi. Fra le diecimila nuove tombe, millequattrocento verranno ricavate dal restauro della ex "Principe di Napoli" una fra le più antiche e grandi cappelle funerarie chiusa quattro anni fa dal Comune per carenze igienico-sanitario. Il plesso appartiene alla "Militari in Congedo" che ha preferito restaurare, sotto l'egida della Soprintendenza, il plesso anzichè acquistare suoli cimiteriali e realizzare nuove sezioni. I lavori, estremamente onerosi, hanno comportato lo svuotamento di vecchi loculi e il trasferimento di oltre cinquecento salme, alcune centenarie, racchiuse in cellette in tombe delle ultime file. L'intervento, in questo caso, ha subito rallentamenti e il presidente della società Giovanni Rivituso ha spiegato perchè: «Ci siamo fermati tre mesi perchè è chiaro che se non si vendono i loculi non possiamo pagare la ditta. Da lunedì però abbiamo riaperto il cantiere e speriamo di concludere entro l'anno». Non sono mancate però le lamentele. «Il loculo - ha detto un cittadino - l'ho acquistato e pagato regolarmente da due anni. Era destinato alla sepoltura di mio padre. Paradossalmente per seppellirlo ho dovuto chiedere in prestito un loculo trovando così una sistemazione provvisoria. Ci sono stati ritardi inspiegabili». Agli "Angeli" i diecimila nuovi loculi che stanno sorgendo dovrebbero - secondo i tecnici comunali - soddisfare il "fabbisogno" per i prossimi venti anni. Quela che sta sorgendo, in definitiva, è un nuovo grandissimo cimitero nella zona sud in aree di pertinenza comunale che la giunta ha deciso di assegnare a quattro società di mutuo soccorso per l'ampliamento degli "Angeli". E in questo momento i lavori cimiteriali stanno rappresentando una valvola di sfogo per centinaia di artigiani nisseni (muratori, manovali, carpentieri, idraulici) da anni in evidente affanno per la pesante crisi che ha colpito il comparto edilizio, sia pubblico che privato. Quelle gru in fondo al cimitero sono il segnale che qualche cantiere aperto in città ancora c'è.
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