NISCEMI. La città si mobilita in difesa dell'ospedale. Un grande serpentone di gente ha attraversato le principali vie cittadine per scongiurare la chiusura del "Suor Cecilia Basarocco". Più di mille i partecipanti all'evento organizzato dal comitato No Muos di Niscemi. Al corteo hanno partecipato molte associazioni, presenti con bandiere e striscioni, il consiglio e l'amministrazione comunale con il gonfalone della città. Ma sopratutto tanti comuni cittadini che, preoccupati dalla paventata chiusura a causa del forte depotenziamento del nosocomio, hanno ribadito il loro dissenso alla scelta di "punire" un territorio già gravemente compromesso da vari fattori di inquinamento ambientale. "Non è possibile che una città, già devastata dalle esalazioni del petrolchimico di Gela, bombardata di onde elettromagnetiche dalla Base della Us Navy di contrada Ulmo, debba subire un'altra rapina da parte della politica", afferma William Gueli, attivista No Muos. Sotto accusa a il presidente Rosario Crocetta, ritenuto responsabile dei tagli alla sanità, insieme all'assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino. Alla vigilia del corteo si erano manifestati attriti tra gli organizzatori e l'amministrazione comunale. «Il comitato No Muos - si legge in una nota - ha deciso d'intraprendere il percorso di difesa dell'ospedale non delegando la protesta ai politicanti regionali e locali che, attraverso l'operato dei rappresentanti locali delle formazioni al governo negli ultimi anni, riteniamo siano i principali responsabili del disastro territoriale attuale». Da una parte l'amministrazione, che ha contribuito all'evento con comizi e volantini, ma che avrebbe preferito organizzare autonomamente l'evento. Dall'altra, il comitato No Muos che non intende far strumentalizzare la lotta ai partiti politici in vista delle elezioni europee. A nulla sono valsi gli appelli all'unità lanciati da più fronti. Durante il corteo si sono registrate contestazioni all'amministrazione comunale e, durante gli interventi, sono stati ripetuti gli attacchi ai partiti scesi in piazza. Presente anche il "cittadino qualunque" Giuseppe Maida che, con manifesti listati a lutto, ha annunciato «l'ampliamento del cimitero di 426 ”posti-morti” a fronte del taglio di 150 posti letto del Basarocco». Tutto in attesa della Commissione Regionale alla Sanità, presieduta da Giuseppe Di Giacomo (Pd), che si riunirà in seduta straordinaria a Niscemi il 27 gennaio, con la presenza dell'assessore Borsellino.