CALTANISSETTA. Saranno trasferite nel nuovo museo dell'ex Gil le statue dell'Ultima Cena la Vara dei Biangardi al centro di un restauro iniziato e subito sospeso. La Soprintendenza ha dato il via libera al trasferimento dei tredici personaggi dei quali si compone il mastodontico gruppo statuario, mentre nei locali della parrocchia San Pio X rimarranno baiardo e carrello. Il restauro dovrebbe ripartire, a meno di ulteriori imprevisti, la prossima settimana e sarà curato da Elena Vetere. «Abbiamo disponibili cinquemila euro - ha sostenuto Eugenio Di Francesco, responsabile del piano finanziario dell'intera operazione - ma riteniamo di poter racimolare altri diecimila euro per coprire l'intero costo dell'opera. La scelta del nuovo museo non è stata casuale. La restauratrice potrà lavorare in un ambiente protetto, anche il sindaco in verità aveva messo a disposizione locali delle biblioteca Scarabelli ma alla fine abbiamo optato per la prima soluzione». Il trasferimento delle statue, smontate a giugno, con l'utilizzo di un camion chiuso. «In una seconda fase - ha detto Di Francesco - al museo trasferiremo anche baiardo e carrello, la Vara insomma dovrà essere pronta per uscire regolarmente in processione». Di Francesco ha confermato che un'azienda nissena è pronta a finanziare parzialmente il restauro dell'Ultima Cena (proprietari i panificatori) con tremila euro e altri soldi potrebbero arrivare da un istituto di credito. Il corposo, originario progetto di restauro (53mila euro) è stato definitivamente accantonato.