GELA. I canoni d’affitto non vengono pagati e, così, i responsabili dell’opera pia Regina Margherita hanno deciso di agire contro l’amministrazione giudiziaria che, allo stato attuale, gestisce l’istituto scolastico paritario Michelangelo. I locali della scuola, per diverso tempo, sono stati ospitati al primo piano dello storico immobile di corso Vittorio Emanuele appartenente, appunto, all’Ipab Regina Margherita.
Dopo l’operazione «Athena» di cinque anni fa, organizzata dagli investigatori per bloccare il presunto giro di diplomi facili che avrebbe avuto tra gli epicentri proprio l’istituto Michelangelo, la gestione della scuola paritaria venne affidata ad un amministratore giudiziario. Diversi solleciti sarebbero stati inoltrati senza, però, avere alcuna risposta. Così, Salvatore Morana, commissario straordinario dell’ente che controlla l’opera pia, ha scelto di nominare un legale per recuperare i crediti non riscossi. Con un atto ufficiale, l’incarico è stato affidato all’avvocato Ivan Bellanti. In base ai calcoli effettuati dai gestori dell’Ipab, ammonterebbero a circa trentamila euro i canoni d’affitto non ancora versati. Al centro degli approfondimenti, comunque, non c’è soltanto l’amministrazione giudiziaria dell’istituto Michelangelo ma anche il titolare di una galleria d’arte avviata all’interno di un altro immobile di proprietà dell’opera pia.
Il protocollo che ha consentito di ospitare le lezioni nell’immobile di corso Vittorio Emanuele venne stipulato nel marzo di due anni fa: il contratto relativo alla galleria d’arte fu firmato nel marzo di tre anni fa. Adesso, però, gli amministratori dell’Ipab non intendono più aspettare e, per questa ragione, hanno scelto di nominare un legale che possa assisterli.
«Allo stato attuale – dice l’avvocato Ivan Bellanti – i solleciti inoltrati non hanno ricevuto alcuna risposta». Non è da escludere, comunque, che l’eventuale azione giudiziaria possa essere anticipata da un accordo tra le parti. Intanto, il commissario Salvatore Morana ha ufficialmente affidato l’incarico all’avvocato Bellanti sia per riscuotere i crediti vantati nei confronti dell’amministrazione giudiziaria della scuola Michelangelo, sia per ottenere quelli dovuti dal titolare della galleria d’arte presente nell’altro immobile di proprietà dell’opera pia Regina Margherita.