CALTANISSETTA. Contratti di solidarietà prolungati fino a tutto il 2014 per i dipendenti di Caltaqua. A ridosso delle festività natalizie senz'altro una notizia destinata a dare serenità alle famiglie dei 177 lavoratori. «Abbiamo fugato ogni timore, invero infondato, da qualche parte paventato» ha dichiarato il direttore generale della società Salvatore Guarino che ieri ha incontrato i giornalisti per spiegare quello che Caltaqua ha fatto dal 2006 ad oggi e annunciare gli obiettivi dell'ente. Al suo fianco il direttore tecnico Salvatore Giuliana, il direttore amministrativo Ramond Pujol, il direttore commerciale commerciale Andrea Gallè, il responsabile acquisti Fernando Maldonado e l'assistente di direzione generale marketing e comunicazione Lea Romano. L'obiettivo dell'erogazione h24 al momento resta un obiettivo certamente non dietro l'angolo. «Siamo un'azienda - ha detto Guarino - che ha scelto responsabilmente e con convinzione, di investire su questo territorio nel quale si sono andati sommando ad un già evidente gap di infrastrutture anche decenni di mancato interventi. Ciò ha prodotto un servizio idrico malridotto, del quale il territorio ha fatto le spese e sul quale stiamo lavorando dal 2006 per rimetterlo in asse. È un percorso virtuoso di crescita che investe l'intero territorio della provincia del quale Caltaqua vuole essere protagonista, come evidenziano gli oltre venti milioni di investimenti fin qui realizzati». Tema caldo dell'incontro non potevano che essere le proteste dei comitati di quartieri per il caro tariffe. «La nostra azienda - ha rilevato Guarino - non ha alcuna autonomia operativa. La variazione tariffaria applicata nell'ultima fatturazione discende direttamente da una delibera del 2012 dell'Autorità Energia Elettrica e Gas e dalla delibera dell'Ato idrico CL6 dello scorso mese di aprile come peraltro riportato nelle bollette. Si tratta - ha aggiunto il direttore generale dell'ente - di disposizioni ineludibili per Caltaqua. In ogni caso giova sottolineare che quasi un terzo della tariffa è rappresentato dal costo vivo dell'acqua che acquistiamo da un'azienda partecipata dalla Regione». Caltaqua annuncia però di volere andare incontro alle fasce di popolazioni più disagiate per le quali verranno applicate tariffe agevolate sempre che le amministrazioni locali riescano a fornire gli elenchi - già richiesti - dei nuclei familiari in difficoltà. «Ribadiamo il nostro impegno - ha detto Guarino - per individuare utili percorsi da seguire per garantire, di concerto con le amministrazioni locali, l'applicazione di tariffe agevolate per le fasce di utenza più esposte ai rischi della crisi. In tal senso, nonostante esistano precisi protocolli operativi, da parte delle amministrazioni sono arrivate solo pochissime segnalazioni di casi di utenti ai quali applicare i regimi di maggiore favore previsti». Ricordando che alla Regione sono giacenti progetti di Caltaqua per 127 milioni e che sono stati avviati interventi a Gela, San Cataldo e Marianopoli. Guarino ha annunciato che a breve inizieranno i lavori per la realizzazione della rete idrica a Gibil Habib. Per le autobotti l'ente aspetta di sapere se si tratta di una zona urbana: «Intanto anche il Tar ci ha dato ragione nella diatriba con la Motorizzazione civile». Responsabile della comunicazione di Caltaqua da ieri è la giornalista Maria La Pira.