CALTANISSETTA. Slitta a metà ottobre il trasferimento del 118 all'ex ospedale «Dubini». Inghippi di natura tecnica hanno consigliato un rinvio della complessa operazione avviata ad agosto quando dall'assessorato regionale era arrivato l'input per il trasferimento del 118 in altra sede, cosa che sta avvenendo in altre città isolane sedi di centrale operativa.
«Ormai si tratta solo di dettagli» ha dichiarato il responsabile Elio Barnabà: «A metà ottobre penso che la nuova sede sarà pienamente operativa». Del «Dubini» una struttura immensa, restaurata e mai utilizzata, il 118 andrà ad occupare l'intero pianoterra e altri locali seminterrati che verranno adibiti ad archivio. Rispetto alla sede attuale, all'ospedale Sant'Elia, un salto di qualità notevole per un servizio che resta un pilastro per la sanità nissena con oltre trentamila interventi l'anno nelle tre province del centro Sicilia (la nostra, Agrigento ed Enna) dove ha competenza il 118. L'eliambulanza dovrebbe restare invece all'ospedale Sant'Elia dove è funzionante una delle basi più attrezzate e moderne dell'isola.
«Con il trasferimento - ha spiegato Barnabà - andremo sicuramente a vivacizzare questo angolo di città». E pure al «Dubini» verrà trasferita una delle due ambulanze (attualmente posizionate all'ex Vittorio Emanuele) di cui dotato il 118 nisseno. Mentre si parla di trasferimento del servizio la centrale operativa continua a fare i conti con la carenza di infermieri professionali. L'organico registra un deficit di cinque unità difficili da reperire fra i vari reparti dell'ospedale nisseno. «Per compensare - ha detto Barnabà - facciamo ricorso agli incentivi. Il turno di notte attualmente viene coperto da due unità in aggiunta all'operatore radio». S.G.
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