Venerdì 03 Maggio 2024

Gela, "accusato di deposito incontrollato di rifiuti": chiude lo stabilimento

PALERMO. Un imprenditore di Gela, Emanuele Fraglica, di 45 anni, ha deciso di chiudere l'attività del suo stabilimento balneare, il "Paradisea Park" dotato di ristorante e piscina, e di licenziare i 30 dipendenti che vi lavorano perché sarebbe stato, a suo dire, "ingiustamente segnalato dai vigili urbani alla magistratura per danneggiamento aggravato e deposito incontrollato di rifiuti".

La polizia municipale, a conclusione di un'ispezione effettuata nell'area comunale che Fraglica gestisce in concessione, nel quartiere Macchitella (la spiaggia è libera), avrebbe accertato l'avvenuto taglio di alcuni alberi di eucaliptus, di rimboschimento, e l'accatastamento di legna e di
materiale in disuso del lido. L'imprenditore ha negato la circostanza (la legna trovata sarebbe di mandorlo e ulivo, acquistata per il forno della pizzeria) e ha precisato che" i contestati rifiuti altro non sono che un tavolo di plastica e poche assi di legno raccolte durante le operazioni di pulizia e
di ripristino appena avviate per la riapertura del locale che avverrà a metà giugno".

La notizia della denuncia, diffusa dalle Tv locali, avrebbe causato molte disdette di prenotazione. "Dopo i 14 mila euro di danni subiti per la tromba d'aria, dopo l'aumento delle tasse e il crollo di presenze per la crisi, mancava solo la severità immotivata della polizia municipale" - ha detto, sconsolato, Fraglica. "Allora, è meglio chiudere e cambiare mestiere".

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