AUGUSTA. E stato in parte restaurato nel 2009 con una spesa di 800 mila euro provenienti dai fondi del Lotto, ma rimane ancora oggi chiuso alla pubblica fruizione il castello di Brucoli che domina l'omonima piazza della frazione marinara. E che non si sa quando potrà di nuovo ospitare eventi culturali come quelli dell'estate scorsa, che hanno richiamato un gran numero di pubblico. Grazie ad una convenzione firmata lo scorso 22 luglio tra il Comune e la Sovrintendenza ai beni culturali di Siracusa, il monumento è rimasto aperto tutti i giorni per quasi due mesi, duranti i quali si è registrato uno straordinario successo di visite di augustani, che non avevano mai visto il castello aperto, ma anche di visitatori e turisti stranieri che hanno apprezzato le sale, se pur vuote, del piano terra, lasciando impressi i loro bei ricordi in un libro che ha raccolto molti commenti positivi.
Qualche mese dopo la scadenza della convenzione il sovrintendente ai Beni culturali Orazio Micale aveva dichiarato di aspettare una eventuale proposta da parte del commissario del Comune per valutare la riapertura al pubblico del castello di Brucoli, in cui si sarebbe dovuto impiegare personale comunale come custode. La parola, dunque, spetterebbe adesso alla commissione prefettizia che sostituisce il sindaco, la giunta e il consiglio comunale.
E per un bene che rimane chiuso un altro restaurato da qualche anno dovrebbe tornare ad essere fruibile il prossimo mese, ovvero il forte "Vittoria". Lo assicura il presidente dell'Autorità portuale, Aldo Garozzo che ricorda lo straordinario successo di pubblico- oltre 4 mila i visitatori- che in sole sette domeniche, le uniche giornata in cui era possibile visitarlo, hanno visto da vicino il monumento in mezzo al mare, a cui si devono aggiungere gli alunni delle scuole e i soci delle varie associazioni culturali. "Stiamo cercando una soluzione per poter garantire di nuovo le visite agli augustani - ha detto Garozzo- visto il grande interesse dimostrato in soli due mesi di apertura la pubblico". Per la gestione futura del bene c'è l'idea di emanare un bando pubblico visto che non rientra tra le competenze dirette dell'autorità portuale la gestione operativa, intesa anche come commerciale, del monumento che è molto caratteristico anche per la sua collocazione in mezzo al mare. E che potrebbe anche diventare un centro di ricerca marina. A questo proposito ci sarebbe il progetto di ricerca finanziamento dal Miur in collaborazione con l'assessorato regionale alla ricerca e il Cnr che più volte in passato ha effettuato dei sopralluoghi.