SAN CATALDO. Resta ancora non potabile l’acqua che arriva nelle case dei sancataldesi. A cinque giorni dall’ordinanza del sindaco, in cui si vieta di utilizzarla per fini alimentari, il problema non è ancora stato risolto. Con grossi disagi per i cittadini che non solo non possono usare l’acqua per cucinare, ma devono spendere soldi per l’acquisto di un maggior numero di bottiglie di acqua minerale. Secondo i rilievi dell’Asp infatti i batteri presenti sarebbero i coliformi fecali, il che vuol dire che la condotta dell’acqua è rimasta inquinata da quella della fognatura che evidentemente fa contatto in alcuni punti.
Inutile sottolineare che la rabbia dei cittadini, che continuano comunque a pagare le bollette di Caltaqua, è ormai incontenibile. A tal proposito è intervenuto l’ex assessore ai Lavori pubblici Rosario Sorce. «Non è la prima volta che questa situazione si verifica. Quando ero assessore – sottolinea Sorce – ho più volte convocato dei vertici con Caltaqua e Siciliaque che non facevano altro che rimbalzarsi le responsabilità. Qui ci sono in ballo i diritti dei cittadini che pagano le bollette senza avere di contro un servizio efficiente. E aggiungo anche che poiché l’acqua che arriva non è potabile, e dunque non rispetta il contratto, sarebbe anche il caso di rivedere le tariffe. Giustizia vorrebbe che nel momento in cui si privano i cittadini di un servizio che pagano questi debbano essere indennizzati». La situazione comunque dovrebbe normalizzarsi tra oggi e domani così come ha comunicato il sindaco Franco Raimondi in attesa di notizie certe da parte dell’Asp. Per i cittadini resta il divieto di utilizzare l’acqua fino a quando non verrà emessa una nuova ordinanza. Intanto sempre a proposito di acqua è stata presentata una mozione da parte del consigliere comunale de «Il Sacco in Movimento» Domenico Maira per la riattivazione dello sportello di Caltaqua. «Fino a qualche mese fa – dichiara Maira – questo servizio era esistente, adesso lo hanno rimosso con grossi disagi per gli utenti ma soprattutto per gli anziani. Poiché Caltaqua si è messa a disposizione per inviare propri operatori, chiediamo all’amministrazione comunale di individuare una stanza all’interno di Palazzo delle Spighe dove poter fornire questo servizio».