CALTANISSETTA. Sta suscitando notevole preoccupazione tra medici, infermieri e tutto il personale del pronto soccorso, la decisione della direzione generale di sospendere il servizio di guardia notturna affidata ad un istituto di vigilanza del capoluogo.
Nell’ottica della spending review, infatti, i vertici dell’azienda ospedaliera nissena, il manager Vittorio Virgilio e il direttore sanitario Maurizio Vancheri, avrebbero deciso di lasciare in servizio le guardie giurate solo durante il giorno, dalle 8 alle 20, mentre nel turno che va dalle 20 alle 8 non ci sarà più nessuno a garantire la sicurezza di sanitari e cittadini fra i corridoi del grande pronto soccorso. Una questione non da poco se si pensa che ormai troppo spesso medici e infermieri vengono minacciati e a volte anche aggrediti da utenti impazienti di avere soddisfatta la propria richiesta, che presto si scontra però con quella di un altro centinaio di pazienti che ogni giorno popolano il pronto soccorso. Spesso proprio l’intervento delle guardie giurate è stato provvidenziale per evitare che l’aggressione verbale si tramutasse in qualcosa di ben più grave. Dunque medici e infermieri, già oberati da una richiesta ben superiore alle possibilità di un pronto soccorso che accoglie pazienti provenienti anche dalle province di Agrigento ed Enna, dovranno preoccuparsi anche di mettere ordine al di fuori della sala medica. Già perché non si tratta solo di un problema di sicurezza ma anche della stessa privacy dei cittadini che spesso rimangono esposti alla vista di parenti e passanti che sostano davanti la porta senza curarsi di rispettare il diritto della riservatezza altrui e che continuamente vengono invitati ad allontanarsi dalle brave guardie giurate. Pare che la decisione sia stata presa nel convincimento che il maggiore afflusso di utenti si registri nelle ore del giorno. Evidentemente la pensa diversamente il personale impegnato anche la notte a fronteggiare, non solo le emergenze, ma anche i comportamenti a volte poco rispettosi di persone che pur arrivando in codici non critici pretendono di essere immediatamente visitate dai medici e a volte lo fanno minacciando e alzando le mani. Fatti del genere in ospedale, e soprattutto al pronto soccorso, quando non era stato istituito il servizio di vigilanza h24, si sono verificati con sconcertante frequenza e spesso in passato qualche medico è stato costretto poi a farsi medicare dai colleghi.