MUSSOMELI. Approda in Consiglio comunale il nuovo Regolamento per la tutela della pubblica incolumità che disciplina il problema delle abitazioni fatiscenti. Dieci punti, redatti dal tecnico comunale Mario Antonio Cernigliaro. Minacciato il pugno duro contro i proprietari delle abitazioni fatiscenti a cui verranno addebitati costi per interventi affrontanti e comminate delle sanzioni per le mancate soluzioni. Tra i punti più significativi il 4, quello sulle responsabilità, che addebita dei costi ai privati nel caso in cui fosse il Comune ad ovviare a risolvere i pericoli provocati dall’immobile. Ai titolari verranno poi attribuite le spese affrontate per l’eliminazione del pericolo, per l’occupazione del suolo pubblico, per il transennamento, per l’uso delle transenne comunali per il quale verrà conteggiato un importo di 2,50 euro giornalieri a transenna, ed infine i costi relativi al monitoraggio o le indagini per controllare l’evoluzione del potenziale pericolo. E sempre ai responsabili del manufatto compete pure l’obbligo di gestire la parte burocratica dei lavori. Cernigliaro ha anche concepito un vero e proprio tariffario delle sanzioni da infliggere in base ad un determinato pericolo potenziale. Per la caduta di intonaco o infiltrazioni d’acqua la multa è di 200 euro, per la caduta di calcinacci, tegole, lamiere, canne fumarie, alberi ed altro 450 euro, mentre per gli edifici condominiali, la mancata comunicazione di eventuali pericoli vale una contravvenzione di 250 euro.
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