CALTANISSETTA. Mai così in basso il mercatino. La rassegna settimanale di Pian del Lago, irrinunciabile punto di riferimento per le famiglie nissene, è diventata lo specchio fedele di una città ormai piegata dalla crisi: operatori che abbandonano la piazza, visitatori in calo e gli affezionati che prendono d'assalto un punto di vendita con roba usata dove tutto costa un euro. Quella che rappresentava una buona fonte di reddito per gli ambulanti nisseni e del centro Sicilia e il luogo dove le famiglie, risparmiando, trovavano praticamente tutto sta conoscendo il periodo più buio della sua ventennale storia. Un declino ormai irreversibile e i primi a constatarlo sono i vigili urbani chiamati ogni sabato a sovrintendere alle operazioni preliminari, proprio i frangenti in cui prendono atto delle assenze record fra gli aventi diritto. Sabato si è toccato il record delle assenze con la metà degli aventi diritto (261 i titolari di licenza) che ha disertato la piazza nissena; molti, come si vocifera, stanno cominciando a restituire le licenze anziché continuare a pagare il balzello per l'occupazione del suolo pubblico. Altre piazze, del Nisseno o di altre vicine province, probabilmente vengono ritenute più redditizie rispetto alla nostra. Al momento di crisi che ha dimezzato il volume di affari, al mercatino di Pian del Lago si aggiungono altri problemi. Sabato muoversi nel grande piazzale antistante lo stadio (sede della rassegna) era difficilissimo: dappertutto enormi pozzanghere che gli stessi operatori coprivano con pianali in legno per facilitare il passaggio degli utenti. Situazione dunque di estremo disagio, per ambulanti e visitatori, aggravata dalla perdurante mancanza delle strisce di terra che non consente il giusto posizionamento delle bancarelle collocate dove e come capita. Ormai alla polizia municipale riesce difficile rimpiazzare gli assenti; anche gli altri ambulanti - muniti solo di licenza ma non di autorizzazione - sono diventati pochi. Per il rilancio del mercatino occorre ormai un deciso cambio di rotta, quello invocato dal presidente di Confesercenti Lillo Randazzo che ha chiesto l'immediata convocazione di una conferenza di servizi allargata anche alle associazioni di consumatori e in quella sede decidere come sistemare meglio la rassegna sempre a Pian del Lago. Sulla diversa allocazione delle baracche lo scorso anno s'era registrato un ampio accordo fra amministratori, forze sociali e tecnici, ma alla lunga la "pratica" si è arenata; l'ultima parola sullo spostamento tocca al consiglio comunale.