CALTANISSETTA. Cumuli di spazzatura in casa ed ordinanza di bonifica in un appartamento del villaggio Santa Barbara dove una interforce dei servizi della Solidarietà Sociale di Palazzo del Carmine, con carabinieri, vigili urbani, Croce Rossa, volontari, il parroco e il personale della ditta interessata della bonifica, sono interventi per liberare l’abitazione dai rifiuti. Una «rete», tra volontari ed istituzioni, per dare una risposta concreta, questa volta senza che ci fosse di mezzo la politica, all’appello che era stato lanciato dal parroco del piccolo villaggio. All’interno una famigliola composta di una madre gravemente ammalata e due figli uno dei quali con gravi problemi psichici. Quasi tutte le stanze dell’appartamento dello stabile, uno di quelli riqualificati con il contratto di quartiere, erano sommerse di rifiuti e parassiti, scarafaggi e topi che si annidavano all’interno. Un repulisti che ha impegnati il personale della ditta per oltre due giorni. Soggetti sepolti in casa a causa di quella rara malattia conosciuta sotto il nome di disposofobia che induce alla tendenza di accumulare oggetti di ogni tipo, anche rotti o ingombranti fino a perdere la funzionalità dello spazio domestico. L’appartamento era stato, in pratica ridotto ad un discarica con un ammasso di rifiuti di ogni genere, molti dei quali raccattati per le strade e nei cassonetti della spazzatura. Un inferno da lasciare allibite persino le forze dell'ordine,che hanno faticato parecchio, come ha faticato parecchio il personale delle Politiche sociali del Comune, per convincere i figli dell’anziana signore a lasciare l’immobile per procedere alle operazioni di bonifica e disinfestazione dell’abitazione. Una casa degli orrori, dove da mesi la una famiglia viveva. A segnalare il caso, come detto è stato il parroco dell’unica chiesa del villaggio, che con il personale della Croce Rossa e dei servizi sociali si è prodigato per approntare il necessario, come abiti puliti e altre suppellettili nell’immediatezza dell’intervento dei volontari. Quando i carabinieri ed il personale dei servizi sociali del Comune si sono presentati alla loro porta uno dei figli dell’anziana signore non solo ha rifiutato ogni contatto, ma ha anche cominciato a dare in escandescenza lanciando dal balcone, all’indirizzo dei soccorritori, ogni genere di oggetti. Poi, una volta aperta la porta, i militari hanno constatato un degrado davvero inaudito ed iniziato il lavoro di bonifica. La macchina della direzione dei Servizi della Solidarietà del Comune ha dimostrato di funzionare a pieno regime. L’anziana madre e i due figli sono stati momentaneamente ospitati in una casa di accoglienza in attesa della bonifica dell’abitazione. Gli uomini della squadra impegnata nella rimozione dei rifiuti, svuotando letteralmente i locali, hanno lavorato per due giornate in una condizione ambientale davvero difficile. Sono stati riempiti camion di immondizie e scarti di ogni tipo. Da oggi si dovrebbe tornare alla normalità.