CALTANISSETTA. Caltaqua ignorerebbe i problemi della popolazione, traendo vantaggio dai disagi economici degli utenti. A lanciare le accuse contro la società spagnola che gestisce il servizio idrico in città, sono i residenti dello stabile di via Venezia al civico 47 e 49. Quattro famiglie e il gestore di una rivendita di concimi ieri mattina hanno rischiato di ricorrere alle vie di fatto per opporsi all’ennesimo stacco del contatore ordinato da Caltaqua che lamenta il mancato pagamento di 488 euro, equivalente all’ultimo bonifico di un piano di rientro di complessivi 3828 euro. Solo dopo una lunga trattativa il fontaniere è stato richiamato da Caltaqua che ha ordinato il dietrofront. “Caltaqua per anni ha conteggiato il consumo di cinque famiglie a una sola utenza (quella di Elio De Leto di 84 anni) – accusano i residenti – conteggiando a caro prezzo quello che per loro veniva considerato esubero. A seguito delle bollette esose e del conseguente distacco del contatore, siamo stati costretti a chiedere un piano di rientro pagando contestualmente e regolarmente le bollette relative al nuovo consumo d’acqua. Eppure i fontanieri incaricati dalla società spagnola sono entrati in azione, senza alcuna notifica, per ben due volte con il preciso obiettivo di intimarci a regolarizzare ogni pagamento. Per ogni stacco del contatore siamo stati costretti a sborsare 100 euro”. Il piano di rientro effettuato da Caltaqua, indispensabile ad ottenere l’erogazione idrica, normalmente è suddiviso in 4 o 5 rate che risultano troppo onerose per gli utenti. “Siamo stati costretti a sostenere una rata mensile di 976 euro – dice Salvatore Bevilacqua, titolare dell’attività commerciale di via Venezia – che equivale a un importo di 195 euro per ogni utente il cui importo va a sommarsi al normale consumo idrico e a tutte le altre incombenze che una famiglia deve sostenere. Nel condominio risiede anche un pensionato e un disoccupato che comunque hanno sempre onorato i loro consumi pur con molte difficoltà”.