CALTANISSETTA. Ha veramente del clamoroso il colpo in una tabaccheria ripulita di sana pianta da ladri a dir poco spregiudicati. Clamoroso a partire - innanzitutto - dall'ubicazione della rivendita, nella centralissima piazza Garibaldi a due passi dalla chiesa San Sebastiano in un punto forse fra i più sorvegliati della città. Sorprendono poi le modalità di esecuzione del colpo. Gli ignoti non hanno fatto voli di pindarici «limitandosi» ad usare un grosso masso scagliato contro la vetrina principale della tabaccheria andata letteralmente in frantumi. Il tutto - è giusto sottolinearlo - in quello che dovrebbe essere il salotto buono della città. La rivendita (titolare Alfonso Giannetto) è quella che sorge ad angolo fra piazza Garibaldi e via Palermo già in passato presa di mira dai ladri. La notte scorsa spavaldamente hanno infranto la robusta bussola d'ingresso per poi fare man bassa di centinaia di stecche di sigarette per un bottino di migliaia di euro, anche se l'inventario delle cose mancanti non è stato ancora ultimato. La polizia ha acquisito le immagini dei numerosi impianti di videosorveglianza di piazza Garibaldi per risalire agli autori di un colpo fra i più temerari compiuti negli ultimi di mesi in una città dove sono già decine le abitazioni svaligiate. Una escalation senza precedenti che lascia davvero interdetti malgrado il grande spiegamento di forze dell'ordine in un territorio dove non uno ma gruppi diversi fanno ormai il bello e il cattivo tempo. L'esistenza di più bande, fra loro apparentemente autonome e non necessariamente locali, starebbe emergendo dalle indagini di polizia e nello specifico dalla Squadra Mobile che ha dispiega ogni giorno pattuglie in borghese per arginare l'avanzata di quello che è un vero e proprio fenomeno. Parlare di emergenza criminalità non appare fuori di luogo. Gli uomini guidati dal vice questore Giovanni Giudice stano scandagliando gli ambienti della malavita locale e non solo, controllano movimenti e frequentazioni di decine di pregiudicati, con particolare attenzione a quelle di cittadini dell'est europeo dimoranti nella nostra città. C'è il sospetto che sarebbero di nazionalità romena gli autori del saccheggio di numerose villette dell'hinterland. L'ipotesi era stata presa in considerazione già la scorsa estate all'epoca in cui l'emergenza furti si era palesata nelle zone di periferia. Adesso si parla insistentemente della formazione di bande fra loro scollegate in grado di seminare il panico fra i nisseni chiaramente in allerta dopo l'incredibile serie di colpi ai quali non si riesce a porre un freno malgrado gli sforzi di polizia e carabinieri. A fare spavento è l'uso di speciali grimaldelli elettrici per violare con grande facilità le porte blindate e senza alcun segno d'effrazione. Un lavoro da professionisti portato avanti da gente (forse catanese) molto esperta nel mestiere. Molti nisseni, di fronte all'impennata da dei furti, sta correndo frettolosamente ai ripari con l'installazione delle serrature cosiddette europee ritenute a prove di ladro. L'ondata non si è fermata e stavolta a farne le spese è stata la tabaccheria della centralissima piazza Garibaldi.
Emergenza furti, in azione squadre di ladri
Gli investigatori ipotizzano che diverse bande agiscono senza sosta, alcune formate da stranieri, probabilmente da rumeni
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