CALTANISSETTA. Rinviata a lunedì la seduta del consiglio comunale per proseguire l’ordine del giorno dei lavori che comprende, tra gli altri argomenti, anche le proposte di delibere dei i tagli dei costi della politica. Ieri l’assise cittadina dopo un preliminare dibattito a tratti confuso e disarticolato, per la presenza dei «grillini» in aula che registravano i lavori, nell’impossibilità di mettere ordine negli interventi ha autonomamente chiesto la sospensione dei lavori.
Ci sarebbe da chiedersi: chi ha paura di Virginia Wolf?, se la presenza di alcuni aderenti al movimento Cinque Stelle in aula ha di fatto influito sull’attività del consiglio rallentandone i lavori fino a punto da indurre il presidente del consiglio ha chiedere la sospensione della seduta. Una sospensione che si è protratta per circa due ore. Il risultato della presenza dei «grillini» in aula ha di fatto generato una sorta di cannibalismo tra gli stessi consiglieri di maggioranza e di opposizione; dando vita ad un isterico dibattito che non ha portato ad alcun risultato se non a quello di avere perso l’occasione di chiudere la sessione ed approvare le tante decantate proposte di delibera che riguardano la riduzione dei costi della politica. Chiusa in parte la polemica per la presenza in aula dei «grillini» (alcuni consiglieri per giustificare la loro presenza avevano chiesto la nomina da parte del Movimento di un responsabile del trattamento dei dati personali) il consiglio ha deliberato due delle proposte inserite nell’agenda dei lavori. La prima sulla «istituzionalizzazione della carta del rischio degli immobili di proprietà dei privati in pessimo stato localizzati in centro storico» e la seconda sull’«esame ed approvazione del piano di prevenzione anticorruzione», due proposte che il consiglio ha approvato a maggioranza dei presenti. Ad illustrare la prima proposta dei delibera, in aula è intervenuto uno dei funzionari dell’ufficio tecnico del comune che con l’ausilio di riprese video ha documentato lo stato di decadenza di alcuni quartieri del centro storico e soprattutto della Provvidenza dove sono stati effettuati dei rilievi tecnici con l’ausilio di un «drone» che ha fotografato dall’alto le condizioni fatiscenti e di pericolo di alcuni edifici. Degrado conseguente all’abbandono delle abitazioni dove vive meno di un terzo della popolazione della città. «Una spaccato della città che sembra uscire da un terremoto – ha detto l’assessore Andrea Milazzo – ma, che invece è il risultato di decenni di abbandono per cui con questo studio - ha detto Milazzo - l’amministrazione si prefigge di intervenire concretamente sulla riqualificazione di una parte di esso». Sulla seconda proposta di delibera in merito al piano di prevenzione della corruzione quasi tutti i consiglieri, nel corso del loro intervento, proprio in ossequio al principio di trasparenza, hanno chiesto che gli esperti nominati dal sindaco debbano relazione al consiglio sulla attività svolta e sugli obiettivi raggiunti. Poi il rinvio a lunedì prossimo. In quella occasione non ci dovrebbero essere alibi per esaminare le proposte di delibera per i cosiddetti «tagli ai costi della politica».