CALTANISSETTA. Potrebbe esserci il dolo nel vastissimo incendio divampato ieri sera in viale Margherita. Distrutto un deposito all'aperto di camper e roulotte, una decina in tutto i mezzi distrutti in un maxi incendio seguito con il fiato sospeso da una città intera. A preoccupare, principalmente, la vicinanza del deposito con un impianto di carburante.
Le fiamme, violentissime, sono scoppiate verso le venti e sarebbero state precedute - secondo testimonianze - da una forte esplosione, circostanza ancora al vaglio delle forze dell'ordine intervenuti massicciamente in viale Margherita creando un cordone nella zona ed evitare che i curiosi si assiepassero in un luogo dove l'aria ormai irrespirabile per una nube di fumo visibile da ogni parte della città. Il deposito è gestito da un privato titolare con i familiari di un piccolo parco giochi e sorge in uno spiazzo compreso fra il cosiddetto palazzo delle Finanze (oggi Agenzia delle Entrate) e il palazzo dei mutilati dove sono ospitati uffici distaccati della Prefettura. In pochi minuti in viale Margherita sono confluite tutte le squadre disponibili dei vigili del fuoco la cui attività ha dovuto fare drammaticamente i conti con l'improvviso svuotamento delle autobotti.
Una zona ricca di uffici pubblici (Prefettura, la caserma operativa dei carabinieri), del seminario vescovile, di scuole e persino del piano grande spazio a verde della città (Villa Amedeo). Di fronte all'avanzata delle fiamme, ormai altissime. è stato chiesto in Prefettura la mobilitazione della protezione civile che ha messo a disposizione automezzi ma non gli autisti. A movimentarli vigili del fuoco richiamati in servizio per affrontare l'emergenza. Per fronteggiare altre emergenze sono stati fatti arrivare anche i mezzi del distaccamento di Mazzarino. È scattata la mobilitazione di polizia e carabinieri e mezzi del 118 che ha inviato sul posto due ambulanze. Fortunatamente non si sono registrati feriti e intossicati. Fino a tarda ora viale Margherita è stata interdetta a curiosi e al transito autoveicolare, impossibile per tutti avvicinarsi al grande deposito anche per i proprietari dei camper che hanno assistito a scene autenticamente dantesche con lingue di fuoco altissime accompagnate da frequenti scoppi delle bombolette di gas che facevano parte del corredo interno di ognuno dei mezzi.
Le maggiori preoccupazioni erano legate alla vicinanza dell'impianto di carburante che aveva chiuso i battenti da qualche minuto. La situazione è tornata sotto controllo solo a tarda sera quando i vigili del fuoco hanno spento l'immane rogo, sicuramente fra i più grossi fra quelli registrati in città negli ultimi anni. Subito dopo è scattata la seconda fase con minuziosi sopralluoghi all'interno del deposito a caccia di reperti utili alle indagini. La pista legata al dolo è quella maggiormente tenuta in considerazione dagli investigatori.