GELA. Beni per un valore di 300 mila euro, riconducibili al boss di «Cosa Nostra» di Gela, Giuseppe Alferi (inteso «u ierru»), sono stati sequestrati dalla squadra mobile di Caltanissetta, in esecuzione di una ordinanza emessa dal gip del tribunale nisseno, Alessandra Bonaventura Giunta. I sigilli sono stati apposti a un edificio di cinque piani in
via Socrate intestato a Maria Azzarelli, di 45 anni, amante di Alferi, arrestata, il mese scorso, con il suo uomo e altri 26 presunti complici, nell'ambito dell'operazione antimafia «Inferis». Il provvedimento di sequestro ha riguardato anche un appezzamento di terreno di settemila metri quadrati, in contrada Settefarine, nel quale Alferi aveva realizzato un fabbricato (una sorta di residenza estiva) e una piscina, che però erano stati intestati alla defunta madre del boss. Sequestrati anche un conto corrente bancario e un libretto postale di deposito a risparmio
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