PALERMO. Con l'arresto, stamani all'alba, dell'ultimo dei quattro presunti assassini del giovane odontotecnico niscemese, Pierantonio Sandri, la squadra mobile di Caltanissetta ha chiuso il cerchio delle indagini su quell'omicidio avvenuto 18 anni fa a Niscemi. Le manette sono scattate per Vincenzo Pisano, di 36 anni, pregiudicato, di Niscemi, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario in concorso e occultamento di cadavere, emesso dal gip del tribunale di Catania, su richiesta della Dda etnea.
Gli altri complici sarebbero Salvatore Cancilleri (in attesa di giudizio), Marcello Campisi (fermato l'8 febbraio scorso) e il collaboratore di giustizia Giuliano Chiavetta, già condannato a 16 anni di reclusione perché reo confesso del delitto, tutti accusati di appartenere al gruppo mafioso di Alfredo Campisi indicato quale boss emergente di Cosa Nostra ed ucciso dallo stesso clan perché ritenuto "scheggia impazzita e inaffidabile". Secondo Antonino Pitrolo, ex reggente di Cosa Nostra e ora "pentito", Pierantonio Sandri, 19 anni, incensurato, fu ucciso per il timore che denunciasse alle forze dell'ordine di avere visto, una notte, Salvatore Cancilleri, che eseguiva un attentato incendiario.