SERRADIFALCO. Rischia di fermarsi il servizio di nettezza urbana nella dozzina di Comuni della zona Nord della provincia di Caltanissetta che costituiscono l'Ato ambiente Cl1. Il centinaio di dipendenti - tra quelli di ruolo e i precari comandati dalle varie municipalità di appartenenza nella società d'ambito - non ricevono lo stipendio da due mesi e minacciano di incrociare le braccia. Tutto sarà deciso oggi, nel corso di un'assemblea sindacale convocata dalla Uil nei locali della sede nissena dell'Ato Cl 1, in via Salvo D'Acquisto.
Intanto, i sindacalisti della Uil Antonino Muratore e Andrea Morreale hanno scritto al commissario liquidatore della società d'ambito, Elisa Ingala, per invitarla, «al fine di evitare qualsiasi forma di protesta, che determinerebbe un notevole disagio alla comunità, a volersi impegnare» nel pagare gli stipendi di gennaio a febbraio ai circa trentacinque dipendenti di ruolo e le integrazioni orarie, sempre riferite ai primi due mesi dell'anno, ai circa sessantacinque precari. «Se non riceveremo risposte - avverte Andrea Morreale, della Uil-Temp - siamo pronti a incrociare le braccia».
Se l'assemblea di oggi decidesse lo sciopero, il servizio di nettezza urbana sarebbe paralizzato in gran parte dei comuni della zona Nord della provincia. San Cataldo, Serradifalco, Mussomeli, Montedoro, Milena, Sutera, Santa Caterina, Acquaviva rischierebbero di rivedere i bidoni della spazzatura ricolmi e le pile di sacchetti ammassate ai loro lati. Insomma, a rivivere le emergenze sanitarie già vissute in passato quando la ditta che gestiva la discarica di Siculiana, dove all'epoca questi Comuni conferivano i rifiuti raccolti, chiudeva i propri cancelli agli autocompattatori a causa di presunti mancati pagamenti. Giusto tali presupposti arretrati sarebbero la causa del ritardo nel pagamento degli stipendi dei dipendenti della società d'ambito.
Dall'ottobre dello scorso anno, infatti, l'Ato ambiente Cl1 ha avuto pignorato, su richiesta, appunto della ditta, circa un milione di euro. E come se questo non bastasse, da parte loro molti Comuni, a causa di mancanza di liquidità, sarebbero in ritardo con i trasferimenti verso la società d'ambito. Eccezion fatta per i comuni di Caltanissetta e di San Cataldo che qualche cifra d'acconto avrebbero già versato alla società d'ambito per pagare gli stipendi ai dipendenti delle società cui è appaltata la cura del servizio.
Tutto, dunque, lascia presagire che oggi il centinaio di lavoratori riunito in assemblea non riceva le risposte sperate dal sindacalista Morreale. E, quindi, che nella dozzina di Comuni interessati si blocchi il servizio di nettezza urbana. I dipendenti che reclamano gli stipendi e le integrazioni di gennaio e febbraio, infatti, coprono ogni settore della pianta organica dell'Ato ambiente Cl1. Dai direttori, ai funzionari, agli autisti, agli operatori.