CALTANISSETTA. Il servizio di gestione degli asili nido comunali è un treno che arranca in salita, con il rischio di rimanere fermo in una galleria buia. Da tre mesi le operatrici del della cooperativa “Progetto Vita” non percepiscono lo stipendio e quando lo hanno percepito ciò è avvenuto con il meccanismo della «spizzica mollica»: briciole in cambio di una costante e attenta attività di lavoro che viene riconosciuta solamente dai genitori dei bambini che frequentano gli asili comunali di via degli Orti, Santa Barbara, via Due Fontane e Santa Petronilla.
A metà del mese di marzo scade il contratto di gestione con l’attuale cooperativa e il rischio è quello del salto nel buio, o che, appunto il treno della cooperativa Progetto Vita si fermi in una galleria buia, lasciando anche i lavoratori, una cinquantina in tutto, senza gli stipendio, come è già avvenuto con la precedente cooperativa che ha gestito il servizio, la Solaris, che si è dileguata, armi e bagagli, senza saldare il conto con i lavoratori che ancora aspettano di ricevere sei mensilità e il trattamento di fine rapporto.
Per questa vicenda c’è un procedimento giudiziario avviato in parte dai lavoratori ed in parte, in autonomia, dall’ufficio del lavoro. Il rischio insomma è quello che si materializzi il concetto dei “corsi e ricorsi storici; come diceva Giambattista Vico,il cui vero significato è quello che “l'uomo è sempre uguale a se stesso, pur nel cambiamento delle situazioni e dei comportamenti storici”. In pratica ciò che si presenta di nuovo nella storia è solo paragonabile per analogia a ciò che si è già manifestato e che quindi la storia, è sempre uguale e sempre nuova. Una storia che non ha insegnato nulla di buono ad amministratori e dirigenti del comune e soprattutto a chi avrebbe il dovere di vigilare sull’attività che soggetti terzi svolgono per conto del comune. S.M.
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