CALTANISSETTA. Indetto e subito revocato lo sciopero dei netturbini di Caltambiente che rivendicano il pagamento del mese di gennaio. La decisione di riprendere il lavoro è scaturita al termine dei una assemblea indetta dei sindacati a seguito della proposta avanzata nella mattina di ieri dal sindaco Michele Campisi, che ha fatto sapere che il comune,nel giro di una settimana, potrebbe pagare gli stipendi di gennaio, ma soprattutto a seguito della notizia secondo cui il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani potrebbe essere gestito nei prossimi mesi direttamente dal comune che quindi non entrerebbe a fare parte della nuova società (le Srr, società di regolamentazione del servizio di raccolta dei rifiuti) in sostituzione degli attuali Ato ( che passeranno da ventisette a dieci) che non saranno più gli enti gestori, ma che determineranno soltanto i territori ci competenza, così come previsto dalla nuova legge regionale, mentre la gestione passa alle Srr che saranno dei consorzi tra comuni e province sotto il diretto controllo della regione. Queste società, insieme alla regione ed agli enti locali dovranno sostenere ed incentivare azioni finalizzate a contenere e ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, realizzare iniziative per la diffusione di acquisti eco compatibili e ridurre i costi di gestione del servizio. Resta il problema del personale con i rischio della perdita di alcuni posti di lavoro anche se dovrebbero essere fatti salvi i lavoratori che sono stati legittimamente assunti. La sospensione dello sciopero dei netturbini di Caltambiente è anche subordinata alla richiesta di conoscere nel dettaglio il nuovo piano di gestione dei rifiuti proposto dell’amministrazione comunale, attraverso la costituzione di un tavolo di tecnico di concertazione sindacati- comune. «Cercheremo di capire come il Comune vuole gestire il servizio - dice il coordinatore territoriale della Fit - Cisl Rosario Margiotta - chiedendo garanzie per gli operatori e per mantenere decorose le vie cittadine. Bisogna rivedere molte cose penso che si possa arrivare ad una intesa». La nuova legge regionale sulle Srr prevede che i comuni possano gestire in proprio il servizio di raccolta dei rifiuti senza fare parte della nuove società. (S.M. G.D.)