CALTANISSETTA. Questa città muore». Così commentava ieri mattina in un comunicato stampa Leandro Janni, nisseno, presidente regionale di Italia Nostra. Un messaggio nel quale emergeva tutta la preoccupazione sua e del movimento ambientalista per la sospensione delle proiezioni al Multisala del cine teatro Bauffremont, annunciata dalla famiglia Mandalà proprietaria della dell’importante struttura cittadina. Forse ancora non sapeva, Janni, come molti nisseni he anche un altra importante realtà, lo sportello dell’Ersu, sta per chiudere. Anzi, ”l’attività - riferisce un operatore - è sospesa da alcuni giorni”. Una chiusura che sta suscitando lamentele tra gli studenti e i genitori degli studenti universitari. Pur comparendo ancora oggi, tra le sedi operative elencate nel sito dell’Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Catania, lo sportello di non opera più. Lo hanno appurato personalmente alcuni giovani che hanno trovato chiusa la sede di piazza Europa. Uno sportello al quale si rivolgeva l’utenza universitaria per ricevere informazioni e assistenza su vari servizi forniti dall’Ersu (ristorazione, posti letto, borse di studio, sussidi straordinari). Un bacino di utenti non indifferente. Si parla di circa 2000 studenti. Universitari e genitori adesso temono disagi futuri. Per chiedere informazioni o disbrigare pratiche i ragazzi nisseni e quelli dei vari centri della provincia iscritti o frequentanti i diversi atenei dovranno infatti recarsi negli uffici di Catania. Uno dispendio di tempo ed un aggravio di spese, secondo alcuni genitori di giovani che frequentano le facoltà e che dovranno svegliarsi presto la mattina per salire su un autobus e raggiungere Catania con l’incognita delle file agli sportelli. A tarda mattinata è arrivata la ”conferma” del fatto che presto, nell’ufficio di piazza Europa, potrebbe essere smontata la tabella. «La mancanza di un Polo universitario a Caltanissetta ha inciso sulla decisione di chiudere l sportello – dice Francesco Sciuto, responsabile dell’Ersu di Catania, raggiunto telefonicamente. L’anno scorso sono state evase soltanto 200 pratiche. Tra l’altro ci sono spese notevoli che non possiamo sostenere. Tenteremo di raggiungere un accordo con il comune e fare una convenzione per tenere aperto lo sportello con un solo dipendente. Stiamo comunque cercando di fornire diversi servizi on line per favorire l’utenza. Gli studenti possono comunque segnalarci problemi, disagi e disservizi sul sito o presentare una petizione. Terremo conto delle richieste e cercheremo di trovare soluzioni per offrire maggiori servizi agli studenti». «Questa città muore» scrive, dunque, Janni. Ma è forse tutta la provincia che perde servizi, realtà, aziende. Dal trasporto ai cinema, dallo sportello Ersu alle librerie. «La chiusura del Multisala – scrive il presidente di Italia Nostra- è grave. Tragica. Questa città muore giorno dopo giorno. Lo scorso anno la chiusura della storica, prestigiosa libreria Sciascia. Adesso il cinema- teatro Moncada. A ciò si aggiunge, come ben sappiamo, la chiusura di tante, troppe imprese, di tante attività commerciali, di tanti studi professionali. I tanti, troppi suicidi. Una città ferita, debole, moribonda. Molteplici sono le cause di questa crisi. Di certo qui più che altrove – prosegue Janni - la politica, gli amministratori sono responsabili”.
Università, chiude anche l'Ersu
Il presidente di Italia Nostra Janni preoccupato per la sospensione delle attività al Bauffremont. Ma un’altra tegola arriva dai servizi universitari
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