GELA. I raccoglitori di ferrovecchio stanno smantellando le strutture fognarie di Gela. Hanno dato l'assalto a grate e caditoie in ghisa, nei nuovi complessivi abitativi dei quartieri di periferia, rubandone quasi duecento, nel giro di qualche settimana. Questa singolare forma di furto sta allarmando l'amministrazione comunale che teme possibili incidenti stradali, per i tombini che rimangono aperti e non segnalati, con particolare rischio riguardo a ciclisti e pedoni. Il sindaco, Angelo Fasulo, e l'assessore comunale ai lavori pubblici, Carmelo Casano, che si sono detti sdegnati, hanno rivolto un appello ai cittadini perchè «non facciano finta di non vedere e denuncino gli autori di questi episodi». Per sostituire le griglie e ripristinare le condizioni di sicurezza, l'amministrazione dovrà spendere 120 mila euro. Il costo unitario di una caditoia è di 600 euro e l'assessore Casano sta valutando l'ipotesi di sostituirle con una struttura in calcestruzzo.
Furti di tombini a Gela, il sindaco: "Denunciate questi episodi"
I raccoglitori di ferrovecchio stanno smantellando le strutture fognarie della città. Fasulo fa un appello ai cittadini: "Non facciano finta di non vedere"
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