CALTANISSETTA. «Occultamento o distruzione di documenti contabili al fine di evadere le imposte o di consentire a terzi l’evasione». È questa l’ipotesi di accusa che vede coinvolto, tra gli altri, l’ex capogruppo all’Ars e attuale segretario regionale di Cantiere Popolare Rudy Maira. Da due giorni gli agenti della Squadra mobile e gli uomini della guardia di finanza sono nel suo studio di avvocato a Caltanissetta, in via Sardegna, da dove hanno prelevato numerosi documenti che saranno ora sottoposti al controllo. L’indagine è stata decisa dalla Procura della Repubblica, guidata da Sergio Lari, il quale ha delegato il sostituto Giovanni Di Leo. Un’indagine che oltre a Rudy Maira vede coinvolti anche altri tre avvocati del suo studio che con Maira collaborano da moltissimi anni. Dalla Procura solo pochissime parole. «Abbiamo raccolto una numerosissima documentazione - dice il procuratore capo Sergio Lari - ora dovremo, per il tempo necessario, controllarla e poi tirare le conclusioni. Si tratta di accertamenti di natura contabile e fiscale».
Appare sereno Rudy Maira, che è anche candidato al Senato, nella lista di Cantiere popolare, nelle elezioni del 24 febbraio. «secondo l’accusa - dice - avremmo sottratto fascicoli e fatture per diminuire il nostro giro di affari e quindi evitare il controllo oltre ad evadere il fisco. Posso dire che abbiamo messo a disposizione di polizia e guardia di finanza tutto ciò che è in nostro possesso e si tratta di circa tremila pratiche». Altri particolari sull’edizione odierna del Giornale di Sicilia.