Sabato 16 Novembre 2024

L’invenzione di due siciliani Un clic ed ecco l’anima gemella

CATANIA. E se magari vi passasse accanto l'anima gemella? Per evitare che si perda tra i passanti, che l'attimo sia irreparabilmente fuggente, scagliate una freccia. Virtuale. «Cupì» nasce in Sicilia, applicativo per iPad e iPhone - «compatibile anche con l'iPhone 5, ormai in arrivo» - su idea brevettata da due giovani imprenditori di Zafferana Etnea, Salvo Puglisi e Antonio Rocca, e sviluppata dai programmatori di «Kiurma» a Campobello di Licata. Ora che Apple ha dato il proprio «ok» inserendo su AppStore il social-network, «Cupì» cerca di farsi largo nell'oceano informatico. Specialmente tra teenager e single: «Puntiamo tutto sulla geolocalizzazione - spiegano Puglisi e Rocca - che consente a chi ha scaricato il programma di individuarsi, conoscersi, in un raggio di millecinquecento metri al massimo. A differenza di altre app, che magari ti segnalano qualcuno a distanza di centinaia di chilometri, noi puntiamo tutto sulla vicinanza. Se qualcuno scopre la tua presenza sul telefonino, apparirà sul tuo cellulare o sul tablet un'immagine. Soprattutto, però, in pochi minuti potrai conoscerla di persona. Che è sempre meglio, perché una foto può essere ritoccata o risalire a chissà quanto tempo fa...!».
Ovviamente, farsi «trafiggere» è una libera scelta: «Quando arriva la richiesta di incontro, la puoi accettare o bannare», sottolineano i due papà di «Cupì» che per la loro creatura si sono ispirati - manco a dirlo! - al mitologico dio dell'amore. Loro, comunque, non vivono solo di sospiri. Pubblicitario l'uno e imprenditore edile l'altro, soci della «Kairos», Antonio Rocca e Salvo Puglisi contano di rientrare dall'investimento iniziale, e magari fare affari, con le inserzioni, ma soprattutto grazie alla vendita di... frecce. Almeno ai maschietti: «Per le donne, saette sempre gratis - dicono - mentre i nostri clienti uomini ne riceveranno trenta, al momento della registrazione. Le altre vanno acquistate mediante AppStore o l'equivalente degli altri apparati che utilizzano Android, per i quali abbiamo sviluppato questo programma. Lo abbiamo voluto estremamente semplice, come potrà subito notare chi scaricherà l'app. Basterà davvero poco per entrare in questa comunità».
Per commercializzare la loro stuzzicante variante di social-network, i due «vulcanici» soci hanno già aperto un apposito profilo su Twitter e Facebook. Intanto, programmano eventi mirati e serate-evento in ristoranti e discoteche: «In spazi come questi, d'altronde, Cupì - affermano Puglisi e Rocca - è uno strumento ideale per ritrovarsi, conoscersi. E chissà...».

leggi l'articolo completo