Comincia oggi, sotto la guida della Ses Spa, Società Editrice Sud, il cammino comune di due testate storiche: la Gazzetta del Sud e il Giornale di Sicilia. Comincia oggi solo ufficialmente, perché l’idea di unire le forze è nata due anni fa, imponendosi giorno dopo giorno: nessuno stato di necessità, soltanto la consapevolezza che i tempi della globalizzazione e della crisi dei modelli economici tradizionali richiedono maggiori dimensioni per potere affrontare le sfide dei mercati. A cominciare da quello pubblicitario: fonte vitale, unitamente al contributo quotidiano dei lettori, per garantire un’informazione libera, di qualità e varia (giornali, web, radio e tv). Anche nell’editoria ci vuole, dunque, un disegno industriale che sappia garantire la sostenibilità a lungo termine. Un fine che richiede lavoro, che spesso diventa immane fatica, coraggio e continui investimenti. Non c’è settore merceologico del resto, dalle banche alla grande distribuzione, che non abbia affrontato programmi di razionalizzazione e contenimento dei costi. Gli stati generali dell’editoria, riunitisi a Torino in occasione dei 150 anni della «Stampa», non hanno lasciato spazio ad altre ipotesi. L’industria dell’informazione avrà un avvenire se punterà sull’offerta multicanale e sull’ottimale utilizzo delle risorse: umane ed economiche. Sulla qualità e sul radicamento nel territorio. Non ci sarà spazio per situazioni ibride: presidieranno il mercato le micro realtà, «prodotto» dei bassi costi della rete ma non sempre affidabili, o i gruppi medio grandi. Piaccia o meno, la tendenza è questa, i numeri impongono le aggregazioni, le sinergie, forme innovative di integrazione tra i media tradizionali e il mondo dei social. La Ses Spa di Messina, con Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, col web, due televisioni e due radio... al seguito, è cresciuta, ha voluto cogliere le sfide dei tempi, per essere punto di riferimento dell’intera Sicilia e della Calabria: una parte importante del Paese, le cui istanze non sempre sono state rappresentate nel migliore dei modi. Puntiamo, dunque, alla crescita dell’offerta d’informazione di qualità, ma anche a una strategia unica per dare maggior peso ai nostri territori di riferimento. I cambiamenti di questo mondo globale, mai così complesso, certamente possono disorientare, tuttavia vanno interpretati e governati con lungimiranza. Con questa consapevolezza guardiamo con fiducia al futuro, con le armi del mestiere e della passione.