
Sono un dipendente regionale, oggi sono in malattia e scrivo da casa... Dovrei sentirmi in colpa perché l’influenza non mi consente di recarmi in ufficio? Sono un onesto cittadino, pago le tasse alla fonte, tutti i tributi (immondizia, tasse sulla casa...), la mia fedina penale è pulitissima. Sono un buon funzionario, gentile con l’utenza e solerte nel mio lavoro. E vi do una notizia, caro Giornale di Sicilia: non sono un’eccezione! Trovo la vostra campagna contro i regionali e tutto il pubblico impiego offensiva e denigratoria, esasperata e disperata.
Francesco
Continua la massacrante azione denigratoria, il più delle volte falsa ma certamente tendenziosa, da parte degli organi di stampa, nei confronti dei dipendenti regionali. È ora di smetterla di denigrare il comparto dei dipendenti regionali tacciati come fannulloni pubblicando notizie, a volte appositamente fornite, tese a mettere scompiglio sull’intera opinione pubblica e rappresentarci come il marciume della società. Nel caso specifico, si esprime sconcerto su come la stessa notizia viene rappresentata, a tutta pagina, all’opinione pubblica. Stiamo parlando di un numero di giornate di assenza concentrate in un periodo dell’anno nel quale tutta Italia era a letto. Quando a causa della fredda stagione invernale (anno 2014) molti italiani sono stati contagiati da violenti virus influenzali. Ma si ricorda che tra gli italiani influenzati ci sono stati anche quelli che lavorano in strutture private, negli ospedali, nelle Forze dell’Ordine, nelle scuole, nei tribunali, nelle officine private, nei giornali, nell’editoria, nelle librerie... Il problema è ciò che da un pò di anni a questa parte va abbastanza di moda, è colpire l’impiegato del pubblico impiego con particolare riferimento all’impiegato regionale tacciato (a sproposito e volutamente) di non lavorare e guadagnare (dicendo volutamente menzogne passibili di diffamazione) cifre spropositate che nulla hanno a che vedere con quelle erogate all’Asseblea regionale per i propri componenti (si ricorda che i dipendenti regionali hanno il contratto bloccato da ben 8 anni). Inoltre è vergognoso continuare a pestare e ripestare l’acqua nel mortaio riportando il numero eccessivo dei dipendenti regionali (circa 17.000) sapendo benissimo che la Regione Siciliana ha competenze che in altre regioni sono di stretta pertinenza dello Stato con personale dello Stato e pagato dallo Stato centrale. Quindi dove sta lo scandalo? Relativamente ai permessi Legge 104: trattasi di una norma statale in applicazione in tutto il territorio nazionale e per tutti i campi lavorativi (pubblici e privati). Vi ricordo che i giorni di permesso consentiti in applicazione alla normativa statale, sono finalizzati all’assistenza ai familiari disabili. Ma avete la minima idea delle difficoltà che incontra una persona quando all’interno del proprio nucleo familiare si è in presenza di un disabile? Si percepisce quale impatto negativo e ricadute negative sull’intera collettività e sul sociale, possa comportare un’eventuale limitazione di tale normativa nazionale (Legge 104)?
Marcello Riina
Il servizio sulle assenze da parte dei regionali, pubblicato dal sito www.gds.it, ha suscitato numerosi commenti. Diamo evidenza a due interventi. I toni sono abbastanza concitati; la notizia viene presentata come «falsa», «denigratoria», addirittura «esasperata» e poi (chissà perché) anche «disperata». Ma non per questo ci sottraiamo al confronto, con una precisazione; l’obiettivo del Giornale di Sicilia è fornire fatti e commenti sull’Ente Regione, e non certo quello di «denigrare» i dipendenti pubblici. C’è infatti una questione comune agli ultimi anni; è la insostenibilità dei conti pubblici, denunciata da tempo dai mezzi di informazione ed ora sancita dal Governo nazionale e da quello regionale, oltre che dal Parlamento siciliano, con l’ammissione che «ci sono soldi soltanto fino ad aprile». La cosa non sembra comunque impensierire molto i nostri interlocutori, che evidentemente confidano in una soluzione a noi ignota. Da qui dobbiamo muovere. Secondo la Corte dei Conti, le cifre lasciano poco spazio alle interpretazioni. Posto uguale a cento il numero dei dipendenti di tutte le venti regioni italiane, la Sicilia si intesta il 28% di tutti gli impiegati d’Italia ed il 38% di tutti i dirigenti. Si vogliono invocare i «poteri speciali»? Come spiegare allora che nelle altre regioni speciali c’è un dirigente ogni 19 impiegati ed in Sicilia uno ogni otto? Per buona pace di chi legge, va detto che in questi già esorbitanti valori non sono ricompresi i forestali, i precari nei comuni, la formazione, i consorzi di bonifica e comunque tutti quelli i cui stipendi sono alimentati dal bilancio regionale. Assenze e stipendi sembrano in particolare sensibilizzare i nostri due interlocutori. Nel sito della Regione si dice che ogni dipendente regionale si assenta in media 26 giorni all’anno per ferie, 12 giorni per malattia ed 11 giorni per altri motivi. In media si tratta quindi di 50 giorni di assenza all’anno, senza contare l’attività di formazione; ma mentre il personale della categoria più bassa (A) si assenta in media 58 giorni, i dirigenti fanno 36 giorni di assenza ed i direttori generali addirittura meno di sei. Sono valori sconosciuti al privato. Lo stesso sito regionale segnala che un dirigente generale ha uno stipendio medio di 163 mila euro, un dirigente di 73 mila e gli altri di 36 mila. Al riguardo uno dei nostri interlocutori lamenta, a suo dire, una insufficiente «denuncia» degli stipendi del personale Ars (un vero nervo scoperto); l’illazione è irricevibile perché l’informazione è stata diffusa in tutte le salse dal Giornale di Sicilia. Certo il Giornale di Sicilia non ha messo a confronto con frequenza le differenze tra gli stipendi statali ed i più generosi regionali, mentre, al contrario abbiamo denunciato, suscitando anche in questo caso reazioni vibrate, che i permessi sindacali «goduti» alla Regione ammontano a circa undici volte quelli statali. È vero che nella fascia 50-67 anni di età si colloca più del 50% dei dipendenti regionali, anche se non attribuivamo a questo dato una sorta di via libera alle assenze ingiustificate. Ci si potrebbe dilungare sulle oltre venti forme di indennità che costano alla casse regionali circa 300 milioni di euro all’anno. Ci si potrebbe dilungare ancora sull’esistenza di ben 338 dipendenti regionali dotati di dottorato di ricerca o di un master post universitario, per i quali avevamo invocato l’impiego in alternativa a tanti consulenti esterni. Ma poi è prevalsa una semplice considerazione: tutte quelle qui riportate sono informazioni già ampiamente diffuse dal Giornale di Sicilia. In verità un aspetto resta ancora da approfondire; i tanti privilegi concessi non sono distribuiti equamente tra i dipendenti regionali. Chissà, forse lo stesso personale e le loro attive sigle sindacali potrebbero misurasi in questo non impossibile compito.
Lelio Cusimano
18 Commenti
Vincenzo costanzo
21/01/2015 07:13
Visto che e' così bravo ad indicare privilegi generalizzati, li elenchi lei uno ad uno, perché in 25 anni di servizio non me ne sono accorto. O meglio c'e' ne uno: 1000 euro alla mia famiglia se muoio... ci sto pensando....
aldo
21/01/2015 08:46
già quello delle 1000 euro è uno dei tanti privilegi che altre categorie non hanno.
Gioacchino
21/01/2015 07:19
Sarebbe opportuno , considerato che i regionali e la querelle sta a cuore al giornale di sicilia considerato che il dott. Cusumano ne ha fatto un cavallo di battaglia, che si creasse un tavolo aperto composito e democratico per dare la possibilita' alle parti di controbattere.Mi permetto, riguardo al numero dei regionali, senza volere polemizzare e riconoscendo che sulla galassia bilancio regionale ci sono i consorzi, formazione ecc.ecc. che sarebbe opportuno che il dott.Cusumano recuperasse i documenti giacenti presso il dipartimento della funzione pubblica nazionale relativamente al numero dei dipendenti della regione sicilia ed alle competenze che per statuto svolge la regione. Per le competenze che altre regioni non hanno il numero o meglio il rapporto non fa scandalo. Sarebbe anche opportuno che il dott. Cusumano approfondisse, confrontandosi con sindacalisti del ramo, il contratto collettivo dei regionali. Che si crei un tavolo, un forum, che il confronti sussista e sia dialettico.
Maurizio
21/01/2015 08:12
Non ho tempo per commentare, devo lavorare.
francesco
22/01/2015 10:45
Il Sig. Maurizio risponde dal suo posto di lavoro. Legge la mail , legge i commenti , si fa un giro nel web e poi risponde che non ha tempo per commentare , e che deve lavorare. Ogni cosa viene vista dal proprio punto di vista.
GIUSEPPE
21/01/2015 08:23
Se è vero ciò che scrivono questi dipendenti regionali allora dico che sono delle mosche bianche . Purtroppo frequento detti uffici e confermo e sono d'accordo con ciò che scrive il GdS. La 104 deve valere solo per i familiari a linea diretta e non per lontani parenti, amici e conoscenti.
illuso
21/01/2015 08:25
un posto nel pubblico in italia è una vincita al superenalotto ......tutti gli altri discorsi sono leggittime e ipocrite difese della vincita ...
Robycaruso
21/01/2015 08:36
Caro Cusumano, purtroppo questi signori ai quali e' dedicato il tuo bellissimo commento, non hanno idea di come ci si comporta nel privato e cosa si rischia. Ma il problema vero e' che non lo sanno neanche i dirigenti. Crocetta aveva promesso mari e monti, ma Monti e' stato fatto fuori e restano i mari dove bisognerebbe usarlo per lavare certi cervelli.
giuseppe
21/01/2015 08:56
Questi dipendenti regionali che si lamentano non hanno lontanamente idea dei privilegi che hanno: intanto con conoscono la parola licenziamento o cassa integrazione, sono in numero esorbitante rispetto alle reali esigenze del servizio, come tutti i dati dimostrano, hanno un contratto superiore a quello statale, per stare a casa fanno un massiccio ricorso alla 104, nel settore privato una donna dopo il parto molto spesso viene licenziata, ecc, ecc.
gianfranco
21/01/2015 09:13
È indubbio che all'interno della regione ci siano persone corrette e che lavorano, ma non basta. Che provassero solo un giorno nel privato. In due parole non ho visto mai un amico regionale stressato anche per via degli orari ad hoc che i sindacati gli fanno ottenere. Mi dite che senso ha che in alcuni uffici si timbro alle 7 del mattino. Cos è un turno in fabbrica oppure per avere il pomeriggio libero. Questo è uno tanti privilegi
Francesco
21/01/2015 09:05
Per aggiustare I conti pubblici cosa consiglia il sig. Cusimano? volendo interpretare il suo pensiero penso che la soluzione sarebbe di licenziarcitutti Che ne dice sig. Cusimano poi veniamo a mangiare tutti a casa sua grazie.
illuso
21/01/2015 10:08
e quelli che non hanno il posto pubblico .............perche non fanno parte del giro ?
FABIO
21/01/2015 09:26
... e il Sindacato sta a guardare ! spero almeno che la vicenda abbia fatto vendere qualche copia in più ... e poi cari impiegati regionali non avete scampo ! il fatto che siete dei fannulloni è comprovato da quell' immagine che chiaramente fotografa e documenta la realtà per la quale l'opinione pubblica, e non solo, ha il sacrosanto diritto di indignarsi ! ... questo si che è giornalismo ... credo sia stato superfluo scrivere delle parole, la foto di una scrivania vuota si commenta da sola ! ... bravi e buona giornata !
maria
21/01/2015 16:49
perchè non rifletti sul fatto che i giornali sono bravi a "vestire" le notizie in modo da scatenare l'indignazione della gente verso determinate categorie e nascondere altri problemi più gravi? rifletti su come sono bravi a scrivere alcune cose e a omettere altre, scopriresti che tu, lettore, sei manovrato come una marionetta, che ti arrabbi come e cotro vogliono loro. per esempio qualche giorno fa scriveva che i giorni di malattia del settore privato sono superiori a quelle del pubblico, ma questa notizia non è stata messa in prima pagina, perhè per ora la moda è di darla addosso al dipendente pubblico
Lino
21/01/2015 12:20
Nell'articolo di Cusimano viene evidenziato tutto quanto già si sapeva. La politica democristiana degli anni passati ha creato un tale danno economico alla Sicilia che tra i vivi difficilmente ci sarà chi vedrà i conti della nostra Beneamata Sicilia a posto. Prtroppo per noi saranno le generazioni future a poter vivere con giustizia. Forse, perché occorre che incominciamo già da subito a mettere le cose a posto con onestà.
francesco Vinci
21/01/2015 14:35
Non sono un dipendente regionale e spesso ..... sempre con la febbre mi reco al lavoro, non conosco cosa sia un ponte condito da disinfestazioni varie per allungarne la lunghezza....anzi sempre dopo un giorno di festa lavoro di più per recuperare, mi piace cosa dice questo signore e mi piace ancor di più. Quando a roma su 1000 vigili convocati se ne presentano 100, una cosa è certa che se rischiassero il posto di lavoro come lo rischiamo noi nel privato.....altro che ponti e vacanzine, starebbero con due piedi in una scarpa.c Curi bene la sua influenza faccia 8 giorni di convalescenza, le sono dovuti. Francesco vinci
maria
21/01/2015 16:52
quella dei vigili è una notizia confezionata apposta per mistificare la realtà, è venuto fuori dopo che le malattie "sospette" sono pochissime, mentre le altre assenze sono ferie e permessi regolarmente autorizzati, ma naturalmente su queste cose è calato il silenzio
satana
21/01/2015 14:38
Meglio essere un disoccupato che essere un povero e misero impiegato della Regione delle Banane.Siete tutti ragioniere Filini e Fracchia
peppe
22/01/2015 09:15
Contento tu contenti tutti. Vorrei vedere.
AVATAR
21/01/2015 15:48
Sono tutte immense falsità, intanto gli stipendi citati sono al lordo, con contratti bloccati dal 2005 per la Dirigenza e dal 2008 per il comparto, a fronte di un costo della vita che si è duplicato, in quanto ai poteri speciali, volete confrontare la Sardegna, Valle D'Aosta, Friuli, Trentino, con la Sicilia (???(, in estensione territoriale e popolazione (????), avete confrontato i relativi statuti (????), furbacchioni, andate a vedere le remunerazioni dei dipendenti pubblici di queste regioni, o quelle di un dirigente tecnico di un Ministero, in quanto alle assenza si fa rilevare che ad oggi anche per un giorno, l' amministrazione può disporre la visita fiscale, oppure considerate anche i dirigenti sanitari corrotti e in malafede (????), moltissimi dipendenti, dirigenti e comparto vanno al lavoro anche con una sindrome influenzale, mentre per ovvi motivi epidemici e di risparmio di denaro pubblico, sia come giornata/lavorativa, sia come spesa sanitaria, sarebbe obbligatorio che restassero a casa, dal 1989 l'amministrazione regionale ha eliminato qualsiasi forma di particolare privilegio, compreso il trattamento previdenziale che è integralmente equiparato all'area statale, invece di scrivere mezze verità, falsità, notizie appositamente manipolate, dovreste concentrarvi di più su coloro che hanno i veri privilegi, come una pensione di 3000,00 euro dopo appena due anni e mezzo di legislatura, caro giornalino, oppure un mutuo con un tasso al 2,5%, a fronte di uno stipendio di 10.000 NETTI, al mese, caro giornalino, per non parlare di tutte le stabilizzazioni ope legis, senza concorso, fatte tra amici e parenti degli innominabili, o il personale transitato dallo Stato. o quello delle ex APT, le partecipate mangia soldi, i vari comitati, e l'elenco è lunghissimo , ma sono sicuro che è più proficuo per la vostra attitudine fare e continuare la pedissequa campagna denigratoria contro il pubblico impiego che opera solo ed unicamente nell'osservare e fare osservare leggi e nell'interesse di tutti i cittadini, anche del vostro.
giobbe
21/01/2015 17:04
Non faccio parte dei regionali e non ho niente contro di loro; una cosa però mi fa pensare nessuno degli interventi di critica mostra preoccupazione per il fatto che dopo aprile non ci sono più soldi. Se me lo dicessero sul mio posto di lavoro andrei in panico. Perché i regionali non hanno paure? Si sentono sicuri? e Perché? Chi li rassicura, la politica?
carlo
21/01/2015 18:09
I regionali non hanno paura di restare senza stipendio ad aprile perché i soldi si troveranno comunque, mentre gente come avatar che si lamenta se lavorasse nel privato a quest'ora sarebbe a casa da un pezzo.
AVATAR
22/01/2015 08:48
@carlo, le comunico che in 25 anni di servizio ho forse usufruito di appena un mese di malattia di cui in gran parte come donatore di sangue, ed in quanto al suo odio, consiglio una forte dose di amuchina per la purificazione, e si ricordi che l'amministrazione pubblica, appunto perchè pubblica garantisce diritti costituzionali tra cui quello di assentarsi per cause da patologia infettiva o altri motivi, e se non lo ha ancora capito se erodono questi diritti nel pubblico poi passeranno direttamente nel privato dove il riconoscimento degli stessi è sottoposto ad un arbitrio totale. Infine si ricordi e sempre che quando parla del pubblico dipendente parla di rappresentanti dello Stato, in quanto al mancato reperimento di somme, nessuno appositamente dice che questa situazione si è creata solo ed unicamente per il mantenimento di ben 80.000 precari, oltre a remunerazione di emolumenti oltre i 250.000,00 euro lordi, che non fanno sicuramente riferimento alla retribuzione di un dipendente regionale, si lamenti per i suoi politici, invece di accanirsi contro dei cittadini solamente perchè non ha la capacità di sostenere e vincere un concorso pubblico per titoli ed esami.
carlo
21/01/2015 16:59
Mi sembra assurdo paragonare regioni ricche come la valle d'aosta o il trentino alla sicilia che è al fallimento. Per quanto riguarda le pensioni stratosferiche dei politici per pochi anni di mandato lei ha ragione: è una vergogna.
Giufa'
21/01/2015 20:27
Se vi sentite così oppressi... Licenziatevi ! Ah sapete mi dispiace per i vostri figli che non avranno il vostro lato B. Perché ormai la Sicilia l'avete distrutta.
maria
21/01/2015 21:00
abbiamo distrutto la sicilia?? ma cosa vuoi? ti fa sentire meglio avere un colpevole di questo stato di cose? perferisci prendertela con gli impiegati regionali invece di capire realmente che sta succedendo? ma lo sai che Crocetta ha fatto un accordo con il governo nazionale dove rinuncia ai milioni di euro che in base un lungo contenzioso vinto dalla Regione, noi abbiamo il diritto di ricevere? Non ti viene il sospetto che Roma sta volutamente portando la Sicilia al fallimento? lo so che ci sono i disoccupati, i cassaintegrati, chi viene sfruttato nel privato, ma noi dobbiamo pretendere che tutti i lavoratori abbiano gli stessi diritti di cui godono gli impiegati regionali, non che gli impiegati regionali soffrano come gli altri. La sicilia ha le risorse per essere una regione ricca, ma da anni viene governata male, ma gli impiegati regionali non c'entrano niente
Olmo
21/01/2015 21:10
Poverini...............
peppe
21/01/2015 21:39
Ma questo suo astio verso i regionali, unici colpevoli del disastro Sicilia, tutto questo suo sapere, sua e sola verità verso il mondo dei regionali, lo rende felice? Se ci licenziassero tutti, quelli buoni (e siamo molti) e quelli cattivi (e sono pochissimi) la renderebbero più felice? Facile sparare sulla croce rossa. Si guardi il suo, e mi dica se lei è meglio di noi regionali, ce lo venga a dire direttamente a noi regionali in un confronto. Per tutti gli altri che criticano solo per partito preso, ma che brutta bestia l'invidia.
maria
21/01/2015 22:16
Sono una dipendente regionale che mi impegno al lavoro e non manco quasi mai per malattia...ciò che scrivono i giornali non mi tocca però conosco colleghi che non completano mai la settimana e questo è vergognoso... Per colpa di questa gente stiamo diventando lo zimpello e la vergogna dei laboratori.....sarò io la prima ad essere contenta se lo stato deciderà di cambiare la legge sulla malattia!!!! VERGOGNA
Sir Joe
22/01/2015 00:00
Negli uffici regionali si pensa soltanto all'ora in cui andare a prendere il caffè, gli impiegati a contatto col pubblico appaiono svogliati, sicuri che tanto nessuno li licenzierà mai. già questo è un privilegio assurdo, per non parlare dei dirigenti strapagati per far cosa? E poi basta vedere le regioni del Nord che hanno molti dipendenti in meno e funzionano molto meglio: pensate almeno ai vs figli quando contribuite allo sfascio di questa terra con comportamenti da privilegiati.