
La magistratura di Messina sta facendo luce su un presunto giro di corruzione e di malaffare. E la bufera investe il Consorzio autostrade, già al centro di critiche da parte dell’amministrazione regionale e di una serie di disservizi di gestione di cui l’eco è arrivata anche sulle nostre colonne.
Certo, l’inchiesta è appena iniziata e fin qui ci sono solo le accuse. Si vedrà più avanti durante l’indagine e il processo. Il presidente Crocetta, però, non ha atteso. In una serie di dichiarazioni pubbliche e in una intervista al nostro giornale afferma che già da tempo aveva avvistato il marcio. Ma non aveva avuto la possibilità di intervenire per mancanza di strumenti. Addirittura cita uno degli arrestati come esempio di burocrate «che avremmo voluto licenziare ma le leggi attuali non ce lo consentono».
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1 Commento
Chiddici?!?
19/11/2014 18:13
Sono pienamente d'accordo con lei, tranne che per un particolare: la misura del trasferimento di chi è stato beccato con le dita nella marmellata. Si rischia di trapiantare la cellula patogena in un organismo che potrebbe (l'uso del condizionale non è casuale!) essere sano. Sarei più propenso per una sospensione dal servizio, in attesa di conoscere il responso degli organi inquirenti o di una indagine interna. Cordiali saluti.