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Crocetta: «Una legge per licenziare subito i burocrati disonesti»

Il presidente della Regione: «Con le norme attuali dipendenti pubblici intoccabili. Proporremo modifiche in sede nazionale»

PALERMO. «Proporremo una nuova legge che ci consenta di licenziare o spostare i burocrati disonesti». Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è un fiume in piena alla notizia degli arresti al Consorzio autostrade siciliane. «Non è possibile che i lavoratori privati possano essere licenziati mentre quelli pubblici no, se si macchiano di colpe gravissime come queste». E Crocetta sottolinea: «Già in passato avevo più volte parlato di sprechi e irregolarità e abbiamo fatto un nuovo Consiglio di amministrazione che lavora con la massima trasparenza e raggiunge ottimi risultati».

Presidente, come ha accolto la notizia degli arresti al Cas?

«È una grande notizia, tanto attesa. Faccio i complimenti e ringrazio la Dia e la magistratura per la brillante operazione. E faccio un appello: questa non deve essere semplicemente la fine di una inchiesta ma l’avvio di una ricerca dettagliata su malaffare, corruzione, sui rapporti con la mafia e sul sistema di potere messinese e regionale. E serve poi un altro passaggio».

Quale?

«Secondo le norme attuali non si possono licenziare i burocrati, che sono intoccabili, ma spesso sono al centro e alla radice del malaffare. Mentre si mette in discussione l’articolo 18 per i dipendenti privati, mi farebbe tanto piacere che si facesse altrettanto per i burocrati della pubblica amministrazione, rendendo più semplici le procedure e non solo di fronte a vicende giudiziarie. Comunque, io avevo già lanciato l’allarme».

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