
PALERMO. Un ciclone vero. Coda velenosa dell’allarme rosso delle ultime ore, ha toccato, proveniente da Malta, i lembi meridionali e ionici della Sicilia. «Evento meteorologico raro», spiega Francesco Nucera, esperto della società di previsioni 3Bmeteo.com, «e dall’evoluzione mutevole, da tenere sotto controllo ora per ora». Passata la nottata fra ieri e oggi, inizierà la sua frenata su per il versante calabro e poi svanirà in mare aperto. Prima dell’arrivo del turbine, comunque, dello scenario temuto - una pericolosa giornata apocalittica di nubifragi e raffiche - si è visto, anzi sentito, poco, almeno nella Sicilia occidentale, in ampie zone fra le quali Palermo, a giustificare l’innalzamento fino al rosso dell’allerta. Provvedimento che, però, sottolinea l’esperto, «non è sindacabile sotto il profilo dell’adeguatezza, da parte di chi le previsioni le ha fatte e diramate». Per Nucera l’allarme rosso «non risponde soltanto alla valutazione delle precipitazioni previste, ma all’instabilità della situazione e a una cautela che tiene conto anche di altri fattori: ultimo e decisivo, il rischio idrogeologico».
Dottor Nucera, un ciclone a completare una giornata a nervi tesi.
«È un ciclone vero e proprio, ma con caratteristiche ben diverse da quelli che ci atterriscono in tv dalle pianure americane o dall’Oriente. Un vortice molto intenso che ha radici nella stessa perturbazione nordafricana spinta dallo scirocco che ha spinto a diramare il massimo allerta delle ultime ore. Seguiamo il fenomeno già da qualche giorno, ha una struttura rara ma non eccezionale nel Mediterraneo, di una certa potenza. Niente a che vedere con gli uragani americani, ma va trattato con rispetto, per il forte vento che scatena, la nuvolosità pesante capace di ruotare rapidamente e il mare in burrasca. Uscirà presto dalla scena siciliana e andrà a morire nello Ionio aperto, verso Creta».
Quasi psicosi collettiva: scuole chiuse, gente tappata in casa. Il massimo allarme era giustificato?
«Il meteorologo è responsabile del presupposto, cioè della previsione. E l’allerta poteva essere giustificato soprattutto per la giornata di venerdì. La soglia di attenzione rimarrà alta per tutta la giornata di sabato (oggi, ndr) specialmente nella mattinata e soprattutto per la zona centro-orientale della Sicilia. Le amministrazioni locali danno attuazione alle indicazioni delle divisioni locali di Protezione civile».
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4 Commenti
carlo
08/11/2014 09:06
Su palermo non era previsto nulla si e fatto solo allarmismo selvaggio dimissioni per vertici protezione civile comune
Giuseppe
08/11/2014 13:20
Se questo fosse successo in una città degli Stati Uniti allora si che sarebbero saltati, ma siccome siamo in Italia si trova sempre giustificazione
carlo
08/11/2014 13:09
se questi sono esperti c'è da spararsi!!!
Carlo
09/11/2014 09:34
Il problema è un altro. Le previsioni del tempo, per quando più precise di quanto non fossero venti anni fa, sono sempre molto approssimative, orientative, probabilistiche. La verità è che alluvioni e tempeste non si possono prevedere. Ciò nonostante ultimamente va di moda chiedere la testa degli amministratori ogni quel volta non viene annunziato che sta per arrivare una bomba d'acqua. Conseguenza di tutto questo é che, in una logica difensiva, si adottano provvedimenti come quello di venerdì che implica uno spreco di denaro pubblico (perché la vacanza va poi recuperata) esorbitante.
sapernedipiù
09/11/2014 23:19
se volete saperne di più sulle previsioni meteorologiche guardate quelle dell'aeronautica militare su http://www.meteoam.it/?regione=sud×pread=prev