Lunedì 23 Dicembre 2024

Nozze gay, non servono le mosse mediatiche

Il polverone sollevato dall’iniziativa del sindaco della Capitale sa tanto di mossa a metà fra il mediatico e il propagandistico. Nulla in contrario a che il riconoscimento di una nuova realtà nei legami affettivi e familiari - con una tutela dei diritti omosessuali sui quali anche la Chiesa di Papa Francesco ha già acceso i riflettori - meriti una legittimazione di carattere normativo. Ma è proprio questo il punto: non si può pensare che leggi che per decenni hanno disciplinato il matrimonio partendo dal presupposto che i protagonisti fossero un uomo e una donna, possano ora essere applicate sic et simpliciter a unioni omosessuali. L’argomento necessità di un approfondito dibattito parlamentare che porti al varo di norme apposite, a certificare quella che sarebbe comunque una svolta più che epocale per il nostro Paese. Assistiamo invece a uno scontro fra istituzioni - dal ministro attraverso il prefetto al sindaco della Capitale nonchè sede della Santa Sede - che su questi punti sarebbero chiamati a collaborare e condividere percorsi, sui quali non è accettabile una contrapposizione meramente ideologica. Che finisce invece per irrigidire posizioni che si stanno avvicinando. A meno che non si debba leggere in questa polemica l’ennesima prova di quanto oggi la politica poco comprende i reali problemi di un Paese che resta imbrigliato fra le maglie di una crisi ancora irrisolta.  

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