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Tragedia di Aragona, l'esperto:
«Rischiosa l’idea di dominare la natura»

Il docente di geologia strutturale: l’idea di potere dominare la natura è rischiosa. In molti luoghi d’Italia si possono verificare disastri

«L’idea di potere dominare la natura è fallace e rischiosa. Adesso, di fronte alla tragedia di Macalube, assisteremo allo svilupparsi di una polemica già sentita e quasi mai risolta: si poteva prevedere? Ma con che coscienza proprio lì hanno fatto un parco visitabile senza vincoli? Allora si dica subito, e con fondamento scientifico, che questa è certamente una tragedia che merita il rispetto che si deve alle vittime, ma anche che l’esplosione di Aragona va considerata, con cognizione di causa, un evento in larga misura casuale e, in quanto tale, probabilmente imprevedibile». Giuseppe Giunta è ordinario di geologia strutturale, un esperto, diciamo così, di quello che succede sotto i nostri piedi.

Professore, che cosa è un vulcanello?

«Un sistema del genere, sotto il profilo morfologico è chiamato vulcanello perché somiglia a un piccolo vulcano di lava. Solo che, a differenza di questi ultimi, erutta argilla, acqua e metano. Nel mondo sono molto diffusi, ce ne sono alcune decine di migliaia. Sono fenomeni particolari che si formano in condizioni geologiche in cui ci siano dei livelli argillosi che hanno delle intercalazioni imbevute di acqua spesso salmastra. E presentano pure sacche di metano, un gas di origine fossile, risultato della decomposizione di sedimenti organici. Tutto questo sistema è regolato da una pressione litostatica, cioè dal peso di tutte le rocce e sedimenti che stanno al di sopra. Un aumento della pressione dei fluidi interstiziali favorisce la fratturazione creando delle vie nuove di fuga del sistema acqua, metano e argilla. Così vengono in superficie anche in modo esplosivo».

 

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