Nella politica regionale c’è tanto movimento da rendere l’insieme assolutamente immobile. Fervore di vertici e riunioni. Incontri fissati e poi annullati. Nel frattempo, fuori dai Palazzi l’economia della Sicilia, lentamente, si squaglia. Non solo al sole di quest’estate, ma fra le imprese che chiudono, disoccupati che aumentano, povertà che avanza. La politica regionale in grande fibrillazione: gente che va e gente che viene, fervore di vertici, riunioni, e incontri fissati e poi annullati. C’è tanto movimento da rendere l’insieme assolutamente immobile. Viene in mente la leggenda della Flotta Borbonica durante la visita del Re. Marinai che dall’interno dovevano salire sul ponte e poi tornare immediatamente sotto, in una baraonda di uniformi, lustrini e ottoni accompagnati da ordini dati con voce stentorea. In realtà tutto quel movimento non serviva assolutamente a nulla. I partiti siciliani, forse abitati da lontani eredi di quei soldati di mare, offrono uno spettacolo non molto diverso. Il segretario del Pd, Raciti, che convoca i sindacati per creare un fronte comune contro Crocetta. Uno dopo l’altro, però, i tre segretari, hanno ritirato la disponibilità al tavolo per non farsi chiudere nella trappola delle strumentalizzazioni correntizie. Il primo è stato Maurizio Bernava della Cisl. Gli altri lo hanno seguito. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI