Quando ancora ero all'università mi capitava spesso di andare al monte pellegrino, nella grotta di S. Rosalia per pregare e sentirmi più vicina a Dio. Quel posto è stato preparato con cura da Dio per poi donarlo a S. Rosalia e a Palermo, con le sue grotte, i suoi alberi, la natura così spettacolare, dove ogni cosa ti parla dell'amore di Dio per le sue creature.
Dopo tanti anni che sono lontana da Palermo e dopo aver passato momenti molto difficili, ho avuto l'opportunità di ritornare sul Monte Pellegrino. La voglia di andare in quel luogo di pace si è scontrata con una visione mortificante, salendo, ovunque mi girassi vedevo spazzatura, nei bordi delle strade, tra i sassi, ovunque fino alla sommità.
Ma come è possibile che i palermitani, devoti di S. Rosalia, imbrattino o permettano che altri sporchino la Casa di S. Rosalia?
Non possiamo seguire la mentalità dell'usa e getta, non possiamo trattare il mondo e in particolare questo monte, come un luogo dove potersi divertire, certamente, ma dopo lasciare tutto quello che non ci serve più.
Ripuliamo Monte Pellegrino, la casa di Rosalia, perché ritorni un luogo dove la natura ci parla di Lei e di Gesù, facciamolo per noi stessi.
Giovanna Urso Calè
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