«Una manovra inadeguata». Toto Cordaro, capogruppo del Cantiere Popolare-Grande Sud all’Ars, definisce così la finanziaria ter. E ribadisce che il Commissario dello Stato dovrebbe pronunciarsi solo sulla copertura finanziaria delle leggi. Sotto il profilo politico, invece, a settembre potrebbero riassestarsi gli equilibri in un centrodestra che guardi all'unità. In quest'ottica i gruppi di centrodestra all'Ars dovrebbero riavvicinarsi per creare una strategia comune.
Qual è il suo giudizio sulla finanziaria ter?
«La finanziaria ter è una manovra che solo in parte, e dopo ben tre riscritture, mette in salvo i conti, forse fino al 31 dicembre di quest'anno. Dopo di che questa è una finanziaria di speranze senza sviluppo e senza strategie, per non dire delle impugnative che hanno cassato i prelievi delle pensioni - rivelatisi un spot piuttosto che una norma concreta - e l’affidamento ai Comuni delle reti idriche, cosa che rischia di lasciare a secco gran parte del territorio siciliano. Peraltro sono stati finanziati enti e messe in bilancio somme importanti, affidate alle facoltà teologiche siciliane e al Banco Alimentare, ma sapendo che non c’era una reale copertura. Il mio, quindi, non può che essere un giudizio negativo, se si considera che quel buono che c’è è stato realizzato grazie alla nostra opposizione responsabile, che ha spiegato in aula cosa si poteva fare sotto il profilo normativo e cosa non si poteva fare».
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