Rinvio della discussione sulla legge elettorale all’autunno, quando sarà passata la riforma del Senato e riflessione comune sui pericoli delle preferenze. È questo il succo politico del terzo incontro tra Renzi e Berlusconi. Al Cavaliere le preferenze non sono mai piaciute, è disponibile a un compromesso, ma ha avvertito Renzi di due grossi pericoli. Il primo è che senza una revisione della legge sul voto di scambio e sul traffico d'influenza, ogni candidato dovrà fare la campagna elettorale in compagnia del proprio avvocato. Che cos'è infatti il voto se non un legittimo scambio di interessi? Chi ne stabilisce i confini, in una Repubblica in cui ogni pubblico ministero è un libero pensatore?
LEGGI IL COMMENTO NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA