Protagonista del moderatismo di governo in tutte le stagioni politiche e sindacali dell'ultimo ventennio, Sergio D'Antoni è stato il numero uno della Cisl, parlamentare, sottosegretario al Mezzogiorno del governo Prodi. Oggi è il presidente regionale del Coni che giovedì relazionerà all'Ars sullo sport in Sicilia. Ha scritto un libro che è un concentrato di «d'antonismo»: con tutti gli elementi dell'uguaglianza e del solidarismo, con la concertazione e con la centralità della questione meridionale che è l'unica strada «per salvarsi tutti». Il libro si intitola «In Europa da Sud», prefazione di Raffaele Bonanni, introduzione di Romano Prodi, Edizioni Lavoro.
D’Antoni teorizza un'Europa oggi, con Matteo Renzi temporaneamente a capo, che ha l'obbligo di partire dalle aree deboli e problematiche. E con il primato dei deboli in Europa, anche in Italia i deboli e il Sud hanno un posto di primo piano: «È necessario ripartire dal Mezzogiorno e dalle sue grandi ed inespresse potenzialità, dobbiamo tornare a fare coesione dopo i danni dei governi Berlusconi a trazione leghista».
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