Berlusconi assolto, Schifani: «Ma non è più azionista di maggioranza del centrodestra»
«Una sentenza non sposta indietro le lancette della storia, né tantomeno quelle del centrodestra». Renato Schifani, senatore e presidente di Ncd, ha gioito per l'assoluzione di Silvio Berlusconi - «un punto fermo nella ventennale guerra giudiziaria che ha accompagnato la sua parabola politica» - ma, a quanti hanno già prefigurato scenari da «ritorno al futuro», risponde: «Se qualcuno pensa che questo verdetto ci restituisca Berlusconi nuovamente leader incontrastato del centrodestra, magnete attorno al quale ricostruire un'alleanza politica vincente e alternativa alla sinistra, si sbaglia».
SEMPRE CONVINTI, ALLORA, CHE L'EX CAVALIERE DEBBA FARE UN PASSO INDIETRO? «Sì, ma non nel senso di ritirarsi a vita privata. Sono convinto che Berlusconi possa ancora dare al centrodestra e contribuire in maniera importante a scrivere le prossime pagine della politica italiana, ma rivestendo un nuovo e diverso ruolo, da aggregatore di un'alleanza politica nella quale lui non sarà più l'azionista di maggioranza. Del resto lo dicono anche i risultati elettorali».
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