L’assalto a San Giovanni degli Eremiti con il sequestro dei turisti e il furto della cassa accende le luci dell’emergenza. Il fenomeno della microcriminalità ha ormai esondato diventando una seria minaccia per l’ordine pubblico. Tanto più che quello di ieri è solo un episodio di una serie sempre più inquietante. Nelle ultime settimane ci sono state diverse aggressioni in casa di anziani picchiati e poi derubati. Gli scippi diventano sempre più violenti e spericolati.
La recrudescenza della piccola delinquenza è certamente frutto della disperazione sociale. Ma non solo. Intervistato da questo giornale il procuratore della Repubblica, Messineo, ha spiegato che il fenomeno è anche legato alle dinamiche interne al mondo della malavita. La grande criminalità che controllava il territorio con logiche militari è stata sconfitta. Una grande notizia. Purtroppo il successo ha prodotto, come effetto collaterale, il fiorire della microcriminalità liberata dal controllo dei boss. Scippi, rapine, borseggi sono saliti di numero e di spavalderia. I vigilantes immobilizzati nei giorni scorsi a Bonagia per rubare il contenuto del furgone portavalori segnano un innalzamento della soglia di spregiudicatezza. Ora l’aggressione a San Giovanni degli Eremiti che lascerà un ricordo assai poco piacevole ai turisti che visitavano uno dei monumenti più famosi della città. Una meta obbligata per chiunque venga a Palermo. Un danno immenso per la collettività.
Per questa ragione è necessario offrire tutto il sostegno che serve alle forze dell’ordine. Polizia, carabinieri e magistratura devono utilizzare tutti gli strumenti che servono per fermare i piccoli delinquenti. Godono di tutto l’appoggio dell’opinione pubblica. E certamente non ci saranno opposizioni all’adozione di soluzioni ancora più vigorose. Nulla va trascurato per rendere tranquilla la città.