Martedì 26 Novembre 2024

Quello che occorre sapere sull’arte

Pochi sanno chi siano oggi i pittori italiani, quelli viventi, quelli che lavorano attivamente, che continuano a fare mostre, a vendere, ad essere presenti sul mercato. Ci ha provato uno stimato critico d'arte e giornalista, Camillo Langone, col libro Eccellenti pittori (Marsilio). L'autore, facendo un confronto con gli artisti prima del Vasari (quattro secoli e mezzo fa), si sofferma sulle biografie dei pittori di oggi. Si tratta di un libro scritto con scelte fortemente selettive ed elitarie perché, se si escludono gli artisti scomparsi di recente o da pochi anni (Vespignani, Attardi, Sughi, Vedova, Baj e tanti altri, Guttuso, Giambecchina e Schifano compresi) non è detto che oggi non esistano importanti e celebrati rappresentanti dell'arte contemporanea. Degli esclusi, ad esempio, ne citiamo solo alcuni, a caso: Calabria, Cattaneo, Paternesi, Kokocinski, Vaccarone, Guida, Lo Cascio, Alba Gonzales, Gentili, Ceroli... Sono solo degli esempi di artisti «anziani», ma ancora attivi e apprezzati dal mercato e dalla critica. Ma il nostro saggista si sofferma sulle biografie di 26 artisti emergenti e no, «da conoscere, ammirare, collezionare». Ovviamente il lavoro di questi artisti è certamente meritorio, testimonianza di un rigoroso impegno professionale nelle tendenze più diverse dell'arte contemporanea, che certo - concordiamo con il critico - è «autoreferenziale», ma è tutt'altro che morta. Anzi, ci sembra di cogliere nelle nuove generazioni di pittori (e di scultori, che ancora esistono, contrariamente a quanto afferma Langone) ispirazioni di grande suggestione, soprattutto quando utilizzano le nuove tecnologie informatiche o quando, da queste, traggono spunti per fusioni di tecniche innovative con quelle tradizionali dei grandi maestri.
Ma c'è anche chi si occupa dei pittori dell'epoca del Vasari. Lo scrittore Roberto Piumini ha raccontato, per Skira, la vita brillante del grande artista Filippo Lippi (L'amorosa figura). La vicenda di questo frate pittore è avvincente: nel convento di Santa Margherita a Prato, dove lavora, incontra alla «tenera» età di 50 anni, la bellissima suor Marta, al secolo Lucrezia Buti. Con lei Filippo fugge e da quell'unione nasce il figlio Filippino, a sua volta celebre pittore. Una storia affascinante raccontata con ironia e fantasia. Del resto, l'autore è anche un burattinaio e giocoliere. In questo caso di parole.
L'arte può anche diventare uno strumento terapeutico. Infatti, uno psicologo - Christophe Andrè - ha scritto un libro (Dell'arte della meditazione, Corbaccio) per dimostrare che l'osservazione di capolavori dell'arte può aiutare a conquistare una maggiore consapevolezza di sé e per raggiungere la serenità. Attraverso 25 lezioni, rappresentate da altrettanti quadri di celebri artisti (Rembrandt, Monet, Bosch, Pieter Bruegel, Turner, Antonello da Messina), l'autore insegna l'essenza della meditazione e in particolare, spiega come stabilizzare le proprie emozioni, come affrontare la sofferenza e così via. Un libro curioso che conferma l'importanza dell'arte nella nostra vita.
Infine, l'arte ci porta alla civiltà greca con un libro della studiosa francese Claude Mossè (Università di Parigi VIII). In questo saggio (Dizionario della civiltà greca, Editori Riuniti) l'autrice sintetizza un panorama completo della civiltà greca fra l'VIII e il IV secolo a.C. Si raccontano i personaggi, le opere importanti, la mitologia, la storiografia del mondo greco, le analisi teoriche. Il tutto in un'ottica originale: come sia stato possibile lo sviluppo, in un mondo geograficamente limitato, di una delle più straordinarie civiltà della storia umana, che inventò - oltre all'arte - la filosofia, le scienze matematiche, la democrazia e la politica. La politica come «servizio» che raramente trova riscontro oggi.

leggi l'articolo completo