PALERMO. «Non possiamo occuparci della Regione solo al momento di emettere il giudizio di parifica del bilancio. Nascerà un nucleo ispettivo di magistrati e funzionari che, applicando procedure europee, permetta di monitorare i sistemi di controllo e quelli informatici di ogni assessorato»: Maurizio Graffeo, neo presidente della sezione di Controllo della Corte dei Conti, traccia la nuova rotta dei magistrati contabili siciliani. E individua un’emergenza: «La situazione dei Comuni è preoccupante, molto preoccupante. Ci sono stati i tagli ai finanziamenti da parte dello Stato e della Regione ma a questi non sono seguiti quelli alle spese nelle singole amministrazioni. Così il sistema salta e il conto rischiano di pagarlo i cittadini».
LE CRONACHE RIPORTANO OGNI GIORNO NUOVI SCANDALI ALLA REGIONE. CHE IDEA SI È FATTO DI QUELLO CHE STA ACCADENDO?
«La mia impressione è che i sistemi di controllo non siano adeguati. O, meglio, ce ne sono troppi che funzionano però come la tela di un ragno, capace di bloccare i moscerini ma che viene distrutta quando ci sbatte un pipistrello. Ne ho anche parlato recentemente col presidente Crocetta. È un problema che avverte pure lui e abbiamo individuato possibili forme di collaborazione».
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