PALERMO. I precari non andranno a casa. Le proroghe sono ancora possibili. E pure le assunzioni a tempo indeterminato. Ma occorre avviare un percorso di risanamento, senza non si può andare avanti»: Gianpiero D’Alia, ministro per la Pubblica amministrazione, prova a parare le polemiche sulla norma varata alla Camera sui 18.500 precari degli enti locali siciliani.
I SINDACATI ANNUNCIANO UNA MOBILITAZIONE. TEMONO CHE LA NORMA IMPEDISCA LE STABILIZZAZIONI E RENDA DIFFICILISSIME LE PROROGHE.
«Stiamo parlando di un provvedimento molto complesso. Ma abbiamo garantito le proroghe fino al 2016. I precari non andranno a casa il primo gennaio, come invece si temeva. E si devono avviare percorsi di inserimento stabile nelle amministrazioni stando attenti agli equilibri di bilancio e valorizzando lo strumento delle liste regionali da cui attingere per le assunzioni a tempo indeterminato. Con un avvio formale dei percorsi di stabilità dei rapporti può scattare la proroga».
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